MotoGP: Miguel Oliveira, altro weekend sfortunato in Giappone

Miguel Oliveira non sta certamente vivendo la stagione più entusiasmante della sua carriera. Lo testimoniano gli infortuni rimediati a Portimao e Jerez, che lo hanno costretto a saltare i weekend di Termas de Rio Hondo e Le Mans, ma anche i diversi episodi sfortunati che hanno condizionato il suo rendimento in questa MotoGP.

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Oliveira racconta il suo GP Giappone

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Anche a Motegi, sede del recente GP Giappone, il portacolori RNF è stato protagonista di una situazione poco fortunata ma allo stesso tempo curiosa. Scattato dalla 16esima casella in griglia, Miguel ha saputo ben destreggiarsi tra le mutevoli condizioni del meteo giapponese, specie dopo il cambio-moto. Risalito fino alla quarta posizione dopo una bella lotta con Marc Marquez, Oliveira ha iniziato ad accusare pesanti problemi di visibilità che lo hanno costretto a perdere diverse posizioni prima e al ritiro ritiro dopo, avvenuto a metà del 12° giro, lo stesso in cui è stata poi esposta la bandiera rossa.

La Direzione Gara ha però considerato valida la classifica del passaggio precedente, permettendo al pilota Aprilia di classificarsi in 18esima posizione nonostante il forfait. "Sotto la pioggia mi sentivo a mio agio, avevo un buon ritmo – il racconto di Oliveira – ma tre giri prima del ritiro non riuscivo a vedere nulla, nemmeno le mie ruote. Non volevo ritirarmi, ma alla fine sono entrato ai box e l'ho fatto con mezzo giro di anticipo. I meccanici hanno messo la moto all'interno del garage, e al nuovo start sarei dovuto ripartire dalla pitlane".

“È un peccato perché non riuscivo a vedere nulla, né in rettilineo né in curva. È stato molto frustrante” la conclusione dell’ex KTM, che ha visto sfumare un altro possibile buon piazzamento a causa della malasorte.

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Miguel, fortuna cercasi

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Oliveira, che vanta un quarto posto a Silverstone come miglior risultato stagionale, punta adesso a rifarsi nei sei restanti fine settimana della MotoGP 2023. Dopo Indonesia e Australia sarà la volta della Thailandia, pista dove nel 2022 – sempre sotto la pioggia - vinse il GP in sella alla RC16, che rappresenta attualmente la sua ultima affermazione in carriera.

Buriram e le altre piste in calendario potrebbero quindi regalargli le soddisfazioni mancate in questo primo anno nella struttura di Razlan Razali, dove non è riuscito a esprimere il talento che gli aveva consentito di conquistare 5 successi in 4 stagioni da pilota KTM in classe regina.

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