© Luca Gorini/GPAgency
Marco in MotoGP in India e Danilo ad Aragon hanno offerto una gran dose di spettacolo producendosi in una rimonta a suon di sorpassi e giri veloci
23.09.2023 ( Aggiornata il 23.09.2023 19:44 )
Marco Bezzecchi e Danilo Petrucci, i veri uomini copertina di questo sabato targato MotoGP e SBK. Il perché è presto detto, al di là del risultato finale delle rispettive gare che li accomuna (entrambi al quinto posto, Bez in India e Petrux ad Aragon), è la modalità con la quale è arrivato.
Entrambi, infatti, si sono prodotti in una clamorosa rimonta dall’ultimo posto ed a suon di giri veloci hanno risalito la china per arrivare a passare l’ultimo pilota sulla strada verso il quinto posto: Quartararo per Bezzecchi e Oettl per Petrucci.
Bez colpito da fuoco amico, Marini
Ormai da qualunque posizione parta, Bezzecchi “sa” che verrà centrato in partenza. Questa volta non è stato un pilota di un altro team, bensì il famoso “fuoco amico”, ovvero Luca Marini, compagno di squadra in Mooney VR46 che ha tamponato Bez in partenza mandandolo all’esterno della prima curva.
Guarda anche
Da quel momento Bezzecchi si è prodotto, testa bassa, in una rimonta furiosa a suon di giri record (tra l’altro suo il giro record della pista indiana). Ricordiamo che la Sprint è stata accorciata di un giro (inizialmente erano previsti 12 giri, diventati 11 per via delle condizioni meteo) e che anche un giro in meno fa tanto se un pilota deve rimontare, porta a fare tutto con più fretta e con il rischio di incappare in errori.
Il #72 si è prodotto in una serie di sorpassi che lo hanno portato negli ultimi giri ad essere addosso alla zona punti, che era chiusa da Raul Fernandez e la sua nona posizione. Passato Raul, è diventato tutto più facile per il Bez che al penultimo giro ha passato anche Quartararo con una gran staccata in fondo al lungo rettilineo. Così facendo ha anche perso il meno possibile in termini di punti rispetto a Martin e Bagnaia.
Petrucci da fondo griglia a quinto
L’altro protagonista di giornata è proprio Danilo Petrucci da Terni. Complice un brutto errore in Superpole (prima dell’errore in curva 8 era addirittura il migliore delle Ducati, secondo nei tempi dopo il primo giro), il ternano si è trovato costretto a partire dal fondo della griglia. Se per Bezzecchi la defezione di Alex Marquez ha un po’ aiutato il suo lavoro, Petrucci ha dovuto passarli tutti, senza aiuti da nessuno (l’unico vero “aiuto” l’ha avuto da Bautista, stesosi due volte).
La condizione, di fatto, è stata uguale a quella di Bezzecchi: testa bassa, come lui stesso ha detto nel debrief “ero come l’asino con la carota davanti”, il ternano non ha nemmeno guardato la tabella espostagli dal team, l’ha fatto solo a 5 giri dalla fine quando era quasi negli scarichi di Oettl.
L’unico sorpasso “facile” è stato proprio quello su Oettl: come ha ammesso lo stesso Petrucci, il tedesco guidava molto bene e non è stato affatto facile da superare. Solo un errore del #5 di Go Eleven ha permesso a Danilo di prendersi la quinta posizione, girando anche più forte di Locatelli ma ormai la gara era quasi finita e Andrea era troppo lontano.
Un gran peccato per entrambi, ma di fatto hanno offerto un grande spettacolo. Grazie a Bezzecchi, però, si sono visti dei sorpassi, altrimenti la gara sarebbe stata noiosa. Petrux ha contribuito al pathos di gara-1 per via anche della battaglia tra Rea, Razgatlioglu e Rinaldi, poi vincitore.
Domani è un altro giorno
Danilo domani sarà chiamato a replicare quanto fatto oggi per riuscire ad entrare nella top 9 al termine della Superpole Race ed agguantare una buona posizione di partenza in vista poi della gara di domani pomeriggio.
Dal canto suo, Bezzecchi spera di non essere più centrato in partenza per avere una gara più regolare possibile (tipo Misano) e provare a stare da subito con Martin e Bagnaia, i più accreditati per la vittoria del Gran Premio d’India della MotoGP.
Link copiato
Commenti
