“In Giappone spiegheremo cosa sta succedendo” ha spiegato dopo la Sprint Aleix Espargarò, portavoce dei piloti in fatto di sicurezza in pista
Sabato da dimenticare per Aleix Espargarò tra il problema con il semaforo in pit lane in qualifica e la caduta nella Sprint. Nel post gara, ai microfoni di Sky, lo spagnolo ha lanciato alcuni allarmi importanti in tema di sicurezza sul tracciato indiano.
“Ci sono giorni – esordisce lo spagnolo ai microfoni di Sky – nei quali è meglio rimanere a letto piuttosto che scendere in pista e oggi era uno di quelli. Non sono riuscito a fare una buona qualifica, la decima posizione non va bene; in gara non sono riuscito a fare correttamente curva 1 per la caduta di Bezzecchi e Marini, sono andato fuori pista mentre rimontavo. E’ stato un disastro, ci riproverò domani.”
Sul problema con il semaforo in pit lane spiega: “E’ stato un brutto errore, ho avuto anche problemi con il motore e la gomma. Confusione a parte, chiedo scusa alla squadra per la mia reazione, mi è dispiaciuto per come mi sono comportato. E’ stata una giornata con tanta tensione e delle volte si reagisce così. E’ stato un errore mio, si sa quanto è importante la qualifica.”
Parlando della questione sicurezza dice: “Secondo noi ci sono due punti dove i muretti sono veramente al limite e con il bagnato diventa molto pericoloso. Spero che domani non piova. La gente delle volte dice “se non volete correre state a casa”, io sono venuto in India a correre perché è la mia passione ma bisogna capire che ci giochiamo la vita. Il rischio ci sarà sempre in MotoGP ma i muretti non devono stare troppo vicini alla pista, bisogna avere la sicurezza di correre. Ho 34 anni, non ho più paura dei giovani ma sicuramente ho più esperienza e devo anche aiutare in quel senso.”
In chiusura dell’intervista, lo spagnolo ha mandato un messaggio alla stampa sulla questione sicurezza: “So che voi giornalisti fate il vostro lavoro e volete capire cosa sta succedendo, vi chiedo per favore di lasciarci respirare visti tutti i casini che stiamo avendo con Dorna, India, condizioni, muri. Sarà meglio per la sicurezza del nostro sport, in Giappone avremo tempo di spiegare cosa sta succedendo.”
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