MotoGP, a scuola da Daniel Pedrosa: c'erano una volta "I Fantastici 4"

MotoGP, a scuola da Daniel Pedrosa: c'erano una volta "I Fantastici 4"© Goldandgoose

La prestazione del fantino di Sabadell è ancora sotto gli occhi di tutti e rimanda ad un periodo aureo della top class

19.09.2023 ( Aggiornata il 19.09.2023 17:54 )

Il GP di Misano è stato il teatro dello spettacolo (si, scomodiamo un termine forte ma decisamente appropriato) offerto da Daniel Pedrosa, wild card per l'occasione durante il round sanmarinese e protagonista in tutte le sessione con la sua solita guida fluida e scorrevole, al limite della perfezione. Lo spagnolo, che aveva corso a Jerez impressionando per qualità di prestazione e risultato, a Misano è riuscito a sfoderare una doppia performance tra Sprint e gara lunga ancor più notevole, cogliendo in entrambe le manche un quarto posto ad un passo dal podio, risultando di gran lunga la miglior KTM in pista.

Senza addentrarci in paragoni e confronti con i piloti attuali (lo sport ci ha insegnato quanto siano inutili e spesso non così verosimili in virtù di una quantità notevole di variabili), è pur giusto sottolineare il valore straordinario della prestazione sportiva del tre volte campione del mondo, il primo tra i fantastici quattro (Pedrosa, Stoner, Lorenzo, Rossi) a cimentarsi con i nuovi protagonisti della top class in sella ad una moto competitiva, la KTM. (Dopo il ritiro di Rossi nel 2021)

Valentino Rossi e Daniel Pedrosa (di nuovo) in pista a Valencia

Marco Bezzecchi e la frase sui "Fantastici 4"

Al termine della gara Sprint del sabato di Misano, Marco Bezzecchi si era espresso sulle abilità e sulla mancanza di stupore nell'osservare un Pedrosa cosi estremamente competitivo nonostante non corra più in pianta stabile in top class. Con una frase precisa e significativa, il riminese della VR46 Academy ha spiegato perfettamente il concetto che meglio simboleggia l'epicità sportiva del discorso a breve introdotto: "Non mi sorprende la velocità di Pedrosa, era uno dei fantastici quattro". La puntuale affermazione del pilota italiano evidenzia un concetto ed un contesto che ha caratterizzato la top class in tutta la sua era moderna, la presenza di quattro campioni in grado di rappresentare l'apice dell'eccellenza nel loro sport, incarnando talento, passione, competizione e una dominanza indiscussa nel loro periodo storico.

Valentino Rossi, Casey Stoner (al quale è subentrato poi Marc Marquez nel 2013), Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa hanno impreziosito le piste e l'anima della MotoGP creando quella che in gergo sportivo americano viene chiamata la "legacy"; ovvero un'eredità, un lascito difficilmente replicabile, quantomeno in tempi brevi. La presenza contemporanea di quattro talenti generazionali è un qualcosa di più unico che raro nel mondo dello sport (e ravvisabile solamente nell'era moderna del tennis grazie a Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal), e aver visto all'opera un rappresentante di essi, Pedrosa, spadroneggiare in mezzo agli attuali attori della classe regina non diminuisce il valore degli stessi, bensì esalta, o meglio, ci ricorda, l'incredibile fortuna al quale abbiamo assistito fino a pochi anni fa

I numeri dei "Fantastici 4" ed il paragone con i big three del tennis

Una forza espressa non solo da chi li ha visti e raccontati ma anche dai freddi numeri, i cantastorie più cinici e oggettivi del complesso mondo sportivo. Cosi come Djokovic, Federer e Nadal (vincitori di 66 tornei slam in tre!) sono stati gli artefici del bug sportivo che condizionato un ricambio generazionale che di fatto non c'è stato a causa (o in virtù) di una dittatura tecnica durata vent'anni e ancora saldamente in mano al tennista serbo, cosi i fantastici quattro delle due ruote hanno monopolizzato scena, trofei, statistiche e il decorso tempo sportivo della MotoGP.

Contando dal 2000, anno dell'arrivo in classe regina di Valentino Rossi, fino al ritiro dello stesso nel 2021, i numeri dei fantastici quattro esprimono al meglio quello che sono stati e che hanno significato. 7 titoli mondiali, 89 vittorie e 199 podi per Rossi; 2 titoli, 38 successi e 69 podi per Stoner; 3 titoli, 47 vittorie e 114 podi per Lorenzo; e infine 31 vittorie e 112 podi per il tre volte vice-campione del mondo, Pedrosa. La wild card di Pedrosa a Misano è stata particolarmente intrigante anche e proprio per aver portato in pista ed aver proposto in gara, quasi una specie di spin-off tra due ere diverse del motomondiale, potendo sfruttare ancora l'età relativamente giovane dello spagnolo. 

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