GP Catalunya, Marquez: “Ho provato a seguire Bagnaia, dopo tre curve mi ha lasciato solo”

GP Catalunya, Marquez: “Ho provato a seguire Bagnaia, dopo tre curve mi ha lasciato solo”© Luca Gorini

“Piccoli momenti importanti per la mia confidenza” dice lo spagnolo dopo l’undicesima posizione della Sprint

02.09.2023 ( Aggiornata il 02.09.2023 20:15 )

Dopo essere passato in Q2 dal Q1, Marc Marquez conclude la Sprint solamente in undicesima posizione alle spalle del fratello Alex, risultando la migliore Honda del pacchetto di piloti HRC ma dimostrando che con il mezzo attuale di più non si può fare.

Con l’aerodinamica più grande – esordisce Marquez – si frena dritti, mentre con quella più piccola si frena “già in piega”. L’aerodinamica più grande, avendo più carico, quando si prova a frenare già piegati, si forza troppo l’anteriore senza realizzare che lo si sta facendo. E’ quello il problema.”

Parlando del vento in gara spiega: “Oggi si sentiva tanto il vento, nelle ultime due curve ho sentito una grande “spinta”. Non è stato costante, dal primo giro è cambiato tanto, ed essendo in piega si sente molto ed è più facile sentire quella forza che ti porta fuori. In questo tracciato con l’aerodinamica piccola possiamo ottenere una prestazione migliore sulla lunga distanza piuttosto che nel giro secco. Ecco perché Lecuona è riuscito a battagliare con Mir e Nakagami.”

Sul potenziale attuale della moto dice: “Ho finito la gara nella mia posizione, l’undicesima che è anche quella dalla quale sono partito. Girando da solo riuscivo a fare 39”7-39”8 come nelle QP2, ho provato a seguire Bagnaia ma già alla terza curva mi aveva lasciato da solo; nelle QP1 sono riuscito a fare il tempo alle spalle di una moto che è leggermente più lenta di Ducati (KTM). Seguire altri piloti è una delle mie abilità; in gara sono partito bene e dopo 5-6 giri il mio passo era incredibile, stavo guidando oltre il limite ed ero vicino a cadere. Quando ho visto che potevo seguire per un po’ chi avevo davanti, ho iniziato ad avere del graining sulle gomme ed ho pensato solamente a portare a termine la gara. Questi piccoli momenti sono importanti per la mia confidenza, più del risultato, dimostrare che ancora ci sono perché stando molto lontano inizi ad avere dubbi su te stesso.” 

Marquez: “La differenza con Ducati ed Aprilia è grande”


Lo spagnolo fa un’analisi molto lucida delle differenze attuali con Ducati ed Aprilia: “La differenza in alcune aree è molto alta, dove si può essere migliori degli altri è la frenata ma lì iniziano i problemi. Funziona per un giro, farne 12 oggi è stato difficile e farne 24 domani lo sarà ancora di più. Ad oggi soffro di sindrome compartimentale perché sto andando oltre il livello della moto con la guida. Sappiamo qual è il problema, è una situazione strana ma è stata una giornata positiva oggi.” 

Poi aggiunge: “Come ieri, riesco a guidare sulla performance della moto. Ero con tutte le Honda perché quello è il limite della moto; Mir, Nakagami, Lecuona ma specialmente Mir è un campione del mondo ed un ottimo pilota. Oggi ho messo un extra al limite, ma come ho detto a Silverstone ed in Austria questo extra limit posso metterlo solo in un momento specifico del weekend, non posso spingere per tutto il weekend altrimenti cadrei di più. Il giro del QP1 l’ho finito ma il rischio era di non farlo.

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