GP Catalunya, Marc Marquez: “Mi aspettavo che avremmo sofferto e così è stato”

GP Catalunya, Marc Marquez: “Mi aspettavo che avremmo sofferto e così è stato”© Luca Gorini

“Nelle curve lunghe del T2 perdiamo 6 decimi, sul resto del tracciato il gap è accettabile” dice lo spagnolo dopo le Practice del venerdì chiuse in una mesta P19

01.09.2023 ( Aggiornata il 01.09.2023 19:30 )

Se in Yamaha piangono, in Honda va anche peggio, con tutte le quattro RC213V agli ultimi quattro posti della classifica. “Migliore” del plotone Honda Marc Marquez che chiude in P19 una Practice veramente complicata

Nelle tre curve lunghe del T2 – esordisce Marquez – perdiamo sei decimi. Quelle curve non sono difficili, il problema è aspettare per ritrovare il grip, nel resto del tracciato quello che perdiamo è accettabile. Ieri ho detto che mi aspettavo che avremmo sofferto e così è stato, e per il mio stile di guida non è il tracciato migliore. Quindi ancora più difficile.” 

Parlando del nuovo modo di lavorare spiega: “La cosa che "emoziona” è provare a lavorare con la tua testa, la tua mentalità, la tua passione e in un modo diverso. Sedersi nel box senza guardare i risultati, stare in pista e al muretto, capire i giri, le mappe, non guardare la posizione, è l’unico modo per non frustrarsi. Il mio feeling con la moto è buono, proverò a fare del mio meglio ma il risultato domani sarà lo stesso di oggi.”

Poi aggiunge: “Al momento non c’è altra soluzione, posso solo continuare a lavorare, fare tanti giri, non perdere le sensazioni sulla moto. Quando si provano tante cose essendo così lontani il rischio è quello di rilassarsi e perdere la tensione. Non la voglio perdere questa tensione, ho cercato di fare del mio meglio nelle Practice di oggi. Solo il tempo dirà fino a quando potrò tenere questa mentalità. E’ una situazione nella quale bisogna cercare di trovare tutte le soluzioni per non farsi venire il sangue amaro.

Sulla situazione attuale dice: “La situazione è complicata. Tutti i punti deboli che abbiamo quest’anno si condensano in questo tracciato, le curve lunghe, il grip, la trazione. Non sono scuse, siamo molto lontani. Non ci resta altro che, pazienza, lavorare, porci basse aspettative e provare a migliorare per il futuro.”

Marquez: “Spero che il test di Misano sia positivo”


Lo spagnolo guarda con grande speranza al test post gara di Misano nel quale proverà la moto 2024: “Con una moto è impossibile togliere da un giorno all’altro due secondi o 1”5 che è il nostro ritardo attuale al giro, almeno essere un po’ competitivi e stare nei 10. Non sto chiedendo cose irreali, ma è la realtà della situazione. Ogni anno al test di Misano viene portato il prototipo della stagione successiva, da lì a Valencia non c’è molto margine di miglioramento. Se si rivela un disastro quel test, ci sarà un grande lavoro da fare per portare una nuova moto a febbraio. La speranza è quella che il prototipo 24 funzioni subito bene per avere una buona base su cui lavorare.” 

Poi aggiunge: “Questa è la stessa moto di Valencia dell’anno scorso, spero di avere delle evoluzioni a Misano. Ho cercato di essere professionale e lavorare sodo; l’avevo detto già a Valencia che con questa base non si sarebbe potuto andare molto avanti, ho iniziato la stagione molto motivato perché mi sentivo bene fisicamente ma dopo le tante cadute e gli infortuni ho cambiato mentalità.”

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