La MotoGP pensa al futuro, come sarà la classe regina nel 2027?

La MotoGP pensa al futuro, come sarà la classe regina nel 2027?© Luca Gorini

La classe regina nei prossimi anni subirà verosimilmente una rivoluzione tecnica, niente più aerodinamica o abbassatori, in discussione anche il cambio di cilindrata

01.09.2023 ( Aggiornata il 01.09.2023 10:10 )

La MotoGP sta vivendo un momento di transizione sia dal punto di vista dei protagonisti in pista, l’attuale griglia della MotoGP conta infatti solamente 5 piloti over30 (Marc Marquez, Takaaki Nakagami, Johann Zarco ed i fratelli Aleix e Pol Espargaro), che dal punto di vista regolamentare con Carmelo Ezpeleta che alla vigilia del GP di Barcellona ha confermato la volontà di introdurre delle nuove concessioni per le case giapponesi. Queste serviranno ad accorciare il divario tecnico nell’immediato ma Dorna, FIM e MSMA stanno già guardando più avanti, al 2027 quando a cambiare in maniera considerevole sarà il regolamento tecnico della MotoGP.

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Una nuova generazione tra aerodinamica ed abbassatori

I piloti attualmente in MotoGP vantano un’età media tra le più basse della storia della classe regina, la maggior parte di loro ha debuttato nella massima serie tra il 2019 ed il 2021 riuscendo già a conquistare un titolo mondiale. Gli ultimi tre Campioni del Mondo: Joan Mir, Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia hanno tutti debuttato nella stagione 2019 mentre piloti che oggi si affacciano alle posizioni di vertice come Brad Binder, Jorge Martin ed Enea Bastianini tutti tra il 2020 ed il 2021. Nessuno di loro si è quindi mai potuto confrontare direttamente con i piloti che hanno segnato la decade precedente, i famigerati Fantastici 4: Valentino Rossi, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Quest’ultimo in realtà è ancora in attività ma l’infortunio del 2020 e le enormi difficoltà della Honda lo stanno tenendo lontano dalle posizioni che contano e dalla lotta per il titolo mondiale.

Questa nuova generazione di piloti che è arrivata in MotoGP si è presto adattata a moto molto diverse da quelle viste fino ad ora, molto più basse e lunghe con l’aerodinamica che oggi gioca un ruolo cruciale nelle performance della moto, soprattutto in curva, e gli abbassatori che permettono ai piloti accelerazioni senza precedenti in uscita dalle stesse.

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Dal 2027 cambia tutto, anche gli equilibri?

La stagione MotoGP 2027 vedrà, verosimilmente, una vera e propria rivoluzione a livello tecnico. Come già annunciato tempo fa da quella stagione infatti i carburanti delle tre classi del motomondiale dovranno essere al 100% sostenibili, ma questo è solo l’inizio. La direzione che vuole prendere Dorna è quella di “rallentare” le attuali MotoGP vietando di fatto l’uso dei sistemi di abbassamento e dell’aerodinamica. La stesura del regolamento però richiederà tempo, ecco perché se ne inizia a parlare già ora. Bisogna prima di tutto ricevere l’ok da tutte le case che sono rappresentate nella MSMA e soprattutto fare in modo che queste non possano sfruttare aree grigie del regolamento per continuare ad utilizzare le soluzioni che si vuole proibire come già successo nel 2017 quando venero proibite le appendici aerodinamiche ma Ducati aggirò la regola integrandole nella carenatura e nel cupolino.

L’utilizzo dei carburanti sostenibili contribuirà a ridurre leggermente le prestazioni delle MotoGP che oramai hanno abbondantemente superato i 280 cavalli. Al momento è calcolato un calo tra il 5% ed il 10% nelle prestazioni dei motori termini con questi tipi di carburanti che riavvicinerebbe le moto ai 250cv. Tuttavia togliendo l’aerodinamica che “rallenta” sul rettilineo le attuali MotoGP le velocità di punta, già sotto la lente d’ingrandimento, potrebbero non subire grosse variazioni. Per questo si sta pensando ad un ritorno ad una cilindrata più piccola, come avvenne nel 2007, quando si passò dalle 990cc agli 800cc che restarono tali fino al 2012 quando si è tornati all’attuale regolamento tecnico che pone il limite a 1000cc.

Un cambio così drastico del regolamento potrebbe rimescolare completamente le carte in tavola e Ducati che oggi è la miglior moto della griglia, grazie anche al lavoro fatto su aerodinamica ed abbassatori, potrebbe subire un grosso contraccolpo. Il Direttore Generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna per provare a tenere il punto nella discussione in MSMA pare abbia proposto l’utilizzo degli abbassatori per un numero limitato di volte nella gara così da agevolare i sorpassi in caso di duello. La trattativa sta per entrare nel vivo, a tre sole stagioni dal termine dell’attuale accordo tecnico i vertici delle case e dei team dovranno iniziare a pensare non solo al presente in pista ma anche e soprattutto al futuro a medio e lungo raggio della MotoGP.

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