MotoGP, Martinez: "Jorge Lorenzo aveva previsto i problemi Yamaha"

MotoGP, Martinez: "Jorge Lorenzo aveva previsto i problemi Yamaha"© Getty Images

Il CEO del Finetwork Mir Racing Team ha svelato un retroscena via Twitter: "Nei test invernali, il maiorchino trovò la M1 peggiorata rispetto al 2016"

25.08.2023 ( Aggiornata il 25.08.2023 13:04 )

Nel corso della sua gloriosa carriera, Jorge Lorenzo si è costruito la fama di pilota veloce, preciso e sensibile alle modifiche apportate al set up della moto. Per questo motivo nel 2020 la Yamaha scelse di puntare su di lui come tester, al fine di migliorare la M1 che già all’epoca appariva in ritardo rispetto alla crescente concorrenza europea.

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Jorge Lorenzo e l'esperienza da tester


L’arrivo della pandemia da COVID 19 rovinò però i piani del maiorchino e della Casa di Iwata, che decise di rivedere i programmi del suo test team. Il resto è storia nota: nel 2021 la Yamaha scelse poi di puntare su Cal Crutchlow e il cinque volte titolato nel Motomondiale intraprese una strada diversa, diventando opinionista tv e al contempo pilota automobilistico nei monomarca Porsche.

Ma come sarebbero andate le cose se Lorenzo avesse continuato a ricoprire il ruolo di collaudatore per il Marchio giapponese? Il CEO del Finetwork Mir Racing Team Javi Martinez ha offerto un interessante punto di vista attraverso il suo profilo Twitter X.

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Jorge Lorenzo, il retroscena di Javi Martinez


“Torniamo ai test Sepang 2020, il momento in cui, a parer mio, iniziò il declino Yamaha nonostante il titolo vinto da Fabio Quartararo l’anno dopo” inizia Martinez nel post a corredo di un video che ritrae Lorenzo nei box del tracciato malese. “Dopo aver provato la M1 del 2019, Jorge disse che aveva trovato la stessa moto lasciata nel 2016, e addirittura il motore ‘girava’ meno rispetto a quell’anno”.

“Jorge confrontò le grandi differenze tra Ducati, Honda (Case per cui Lorenzo scese in pista tra il 2017 e il 2019, ndr) e Yamaha parlandone con Quartararo. Il maiorchino aveva già individuato i problemi del prototipo 2020: alla ricerca di maggiore potenza, la Yamaha aveva perso i suoi punti di forza in frenata e curva, che nel passato la rendevano ‘facile’ per tutti i piloti”.

Martinez si lascia poi andare a una provocazione: Penso che la Yamaha dovrebbe provare a convincere Lorenzo a diventare di nuovo il loro tester, portando avanti un vero e proprio programma di sviluppo”.

Una soluzione che sembra molto lontana dal potersi realizzare. Certamente il contributo del #99 avrebbe aiutato, a suo tempo, la Casa giapponese nello sviluppo di una moto che adesso pare distante dalle prestazioni di Ducati, Aprilia e KTM.

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