© Luca GoriniDal titolo di vicecampione nel 2020 alle difficoltà degli ultimi due anni con Quartararo: la parabola dell’italo-brasiliano con la moto di Iwata
02.08.2023 16:54
Franco Morbidelli e Yamaha si separeranno a fine stagione. Nella mattinata di oggi sono arrivate due notizie importanti per il futuro della squadra diretta da Lin Jarvis e Maio Meregalli: la prima è proprio la chiusura del contratto con il #21 e la seconda è l’ingaggio del suo sostituto, ovvero Alex Rins.
Nei restanti 12 appuntamenti, l’italo-brasiliano dovrà mettersi in mostra per trovare una sella in ottica 2024 che gli permetta di restare ancora in MotoGP.
Ripercorriamo, quindi, la parabola del #21 con le moto di Iwata, dagli inizi in Stock 600 al passaggio in MotoGP fatto di alti e bassi.
Non tutti sanno che...
Il primo contatto di Morbidelli con Yamaha risale addirittura al lontano 2011 quando l'italo-brasiliano disputa sia la Stock 600 europea che quella italiana insieme a Riccardo Russo, campione poi a fine stagione dell'italiano. Doppia esperienza poi replicata nel 2012 prima di approdare in Kawasaki e vincerla nel 2013.
La firma con Petronas, la 8h di Sepang ed il titolo di vicecampione
A fine 2018 Morbidelli lascia la Honda di Marc VDS per accasarsi, dal 2019, nel neonato team Petronas Yamaha diretto da Razlan Razali, che ha preso il posto di Tech3 come squadra satellite di Iwata. Oltre a Morbidelli, l’altra novità del team malese è la promozione in MotoGP del talentino francese Fabio Quartararo.
La prima stagione è, tutto sommato, positiva, anche se priva di veri acuti, tanto che il migliore tra i due piloti della squadra risulta essere proprio Quartararo, che vince il titolo di Rookie of the Year e soprattutto surclassa il compagno di squadra di ben 77 punti (192 a 115)
La stagione 2019 di Morbidelli termina con una comparsata nel Mondiale Endurance con la Yamaha R1 del team Sepang per la 8h (poi ridotta a 3 per le condizioni meteo) sul tracciato malese. Gara che finisce con la vittoria di YART (vittoria più di Canepa) e la settima posizione di Franco e Van Der Mark.
Nel 2020 tutti gli occhi sono puntati sul team Petronas e Fabio Quartararo per la lotta al titolo mondiale, mentre Morbidelli lavora per farsi trovare pronto e cogliere le sue opportunità. La stagione, lo sappiamo, è falcidiata dal Covid che porta a correre doppie gare sulla stessa pista a partire da Jerez. Franco coglie tre vittorie, due podi ed il titolo platonico di vicecampione del mondo alle spalle di Mir, mentre Quartararo chiude in ottava posizione.
Classifica piloti MotoGP AGGIORNATA
Il passaggio nel team ufficiale e le difficoltà di interpretazione della M1
Morbidelli inizia la stagione 2021 ancora nel team Petronas, questa volta affiancato dal suo mentore in Academy Valentino Rossi. Nella prima parte coglie quello che è finora l’ultimo podio della carriera in MotoGP, il terzo posto a Jerez. Salta cinque gare (Olanda, le due in Austria, Silverstone ed Aragon) per un intervento al ginocchio e rientra a Misano prendendo il posto di Vinales (licenziato dopo l’Austria) nel team ufficiale, di nuovo accanto a Quartararo. La stagione 2021 si chiude con soli 47 punti per una P17 finale.
Se il 2021 è stato negativo, anche a causa del problema fisico, il 2022 è ancora peggio. La M1 è fatta secondo le indicazioni del pilota di punta Quartararo, Morbidelli si deve quindi adattare a guidare una moto che non gli piace ma che si deve far andare bene. Risultato? 42 punti e P19 in classifica, con la P7 di Mandalika come miglior risultato in gara.
Per il 2023 parte con ambizioni ben diverse rispetto ai due anni precedenti, l’obiettivo è quello di essere più vicino al compagno di squadra, e di fatto ci riesce: al momento 7 punti li separano. L’inizio di stagione è abbastanza promettente, con due P4 (Sprint e Main Race) in Argentina, se non altro fino a questo momento i punti raccolti (57) sono ben di più dei 42 dell’anno prima e denotano un miglioramento nelle prestazioni, sebbene siano arrivati soltanto nelle gare lunghe.
Quale futuro?
Il futuro di Morbidelli dopo questo annuncio è ancora tutto da decifrare: ci sono ancora 12 appuntamenti per invertire la tendenza e restare aggrappato al treno MotoGP o guardarsi altrove per cercare una sfida diversa per la sua carriera
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