Andrea Dovizioso sceglie il rivale di sempre: "Marquez il più ostico"

Andrea Dovizioso sceglie il rivale di sempre: "Marquez il più ostico"© MotoGP.com

Il forlivese ha analizzato gli aspetti più importanti della sua carriera e della MotoGP d'oggi. Tra ricordi e progetti futuri

02.08.2023 ( Aggiornata il 02.08.2023 09:37 )

La ventennale carriera di Andrea Dovizioso porta con sè una ricchezza in termini di esperienza, consapevolezza e risultati, che inevitabilmente è sfociata nella recente proclamazione a "MotoGP Legend". In un'intervista per la testata spagnola "Motosan", il campione del mondo 2004 della 125 ha ripercorso i momenti più significativi (e anche quelli meno belli) della sua longeva attività nel motomondiale, partendo proprio dalla fine: "Sono rimasto sorpreso quando mi hanno detto che mi avrebbero nominato una leggenda della MotoGP. Sono veramente onorato e felice. Vent'anni di duro lavoro fatto con molta dedizione hanno dato i loro frutti. Ricevere questo onore al Mugello ha reso tutto ancora più speciale". La storia sportiva del forlivese è costellata ed impreziosita dalla presenza, sul suo cammino, di una serie di talenti generazionali con la quale ha condiviso la pista: "Mi sono trovato in un'era MotoGP in cui i piloti con cui condividevo la pista erano piloti di grande talento. A cominciare da Marco Simoncelli, con cui avevo già iniziato a gareggiare in minimoto e con il quale ho condiviso lo stesso percorso, nelle diverse categorie".

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Andrea Dovizioso: "Ho condiviso la pista con piloti di grande talento"

Dal titolo iridato nella classe minore del motomondiale, nel 2004, fino agli anni d'oro trascorsi in Ducati, in cui è riuscito a riportare la moto di Borgo Panigale in lotta per il titolo, sono molteplici i momenti chiave della carriera del forlivese: "Chiaramente la vittoria del mondiale 125 all'età di 18 anni è stata qualcosa di speciale. Tuttavia, nella mia lunga carriera ci sono stati molti momenti importanti. Uno di questi è stato sicuramente quando abbiamo portato Ducati alla vittoria dopo tanto lavoro. Il 2017 è stato l'anno più esplosivo, vincemmo sei gare e fummo in lotta per il mondiale, fu un anno incredibile". Dovizioso si è successivamente soffermato sulla nascita della rivalità sportiva con Marquez e la Honda: "Il 2018 è stato un anno incredibile, siamo stati molto veloci e anche se non siamo riusciti a vincere il titolo è stato un campionato del mondo estremamente combattuto contro Marquez e la Honda".

Il bilancio finale della carriera del forlivese non può che essere positivo: "Ho affrontato molti momenti difficili, così come è normale durante la carriera di un atleta professionista. Probabilmente ci sono stati momenti più difficili di quelli buoni, tuttavia essere riuscito ad essere competitivo fino alla fine dimostra che con il lavoro, l'aiuto e il supporto delle persone intorno a me, sono comunque riuscito a trovare ogni volta la strada giusta per uscirne nel miglior modo possibile".  

Come detto, nella carriera di Dovizioso i rivali, di un certo livello e con un palmarès iconico, non sono mai mancati: "Jorge Lorenzo è stato un grande rivale. Abbiamo sempre fatto i salti da una categoria all'altra nello stesso anno. Ma poi anche Dani Pedrosa, Marc Marquez, Valentino Rossi e tanti altri. È davvero difficile dire chi fosse il mio rivale più duro. Diciamo che ho lottato per il campionato MotoGP con Marquez, quindi direi che è stato lui, perché era comunque un rivale forte: mentalmente, fisicamente, in termini di talento, atteggiamento e in tutti gli altri aspetti che completano un profilo come il suo".

La nuova vita di Dovizioso

La vita post MotoGP di Andrea Dovizioso si è incentrata sulla gestione della pista di motocross dello 04 Park-Monte Coralli: "Ora mi dedico totalmente al mio progetto: 04 Park – Monte Coralli. Da molti anni cercavo il posto giusto e come per tutti i sogni, se ci credi può essere realizzato. Ora sono finalmente riuscito a lanciare questo progetto che è molto complicato per una persona come me che non ha esperienza come imprenditore. È ancora un progetto interessante ed eccitante. La mia vita per i prossimi anni sarà composta da 04 Park – Monte Coralli e alcune gare nazionali di cross country".

Dopo più di vent'anni passati all'interno del paddock della MotoGP, per il forlivese è arrivato il momento di distaccarsene (quantomeno momentaneamente), anche se le porte della top class appaiono sempre aperte: "Sono stato nel paddock per più di metà della mia vita e ora vorrei dedicarmi anche alle mie altre passioni, che, fino ad ora, ho lasciato un po' in un angolo. Ma mai dire mai. Potrebbero esserci alcune opportunità interessanti. Ho già ricevuto alcune offerte importanti ma non era il momento giusto per accettarle. Sicuramente c'è una porta aperta. Vedremo cosa succederà in futuro".

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