MotoGP, il controllo pressione pneumatici ufficiale da Silverstone

MotoGP, il controllo pressione pneumatici ufficiale da Silverstone© Luca Gorini

Debutterà ufficialmente dal prossimo round del motomondiale il sistema di monitoraggio per evitare che i team non rispettino le indicazioni di Michelin

27.07.2023 ( Aggiornata il 27.07.2023 13:43 )

Per capire come si è arrivati all’introduzione di questa nuova norma bisogna tornare al GP di Jerez dello scorso anno vinto da Pecco Bagnaia su Ducati. Al termine della gara sibillinamente qualche tecnico di un team rivale ha fatto sapere che il piemontese aveva corso con una pressione dello pneumatico inferiore a quella raccomandata da Michelin. Il monitoraggio della pressione lo scorso anno era affidata ai team come spiegò Gigi Dall'Igna, che quindi avevano tutti un sistema diverso di misurazione e nonostante esistesse una pressione minima raccomandata dalla casa francese non esistevano infrazioni regolamentari. Per evitare questo Dorna ha così deciso di passare dalle parole ai fatti.

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Mezza stagione d’assestamento, ora scattano le penalità

Dorna, FIM e MSMA hanno lavorato in questa prima parte di stagione per far si che esistesse un unico sistema di monitoraggio della pressione, verificabile dallo Stewards Panel che così potrà intervenire sanzionando i piloti. Originariamente il test sarebbe dovuto durare solo qualche gara con l’introduzione delle penalità già al rientro in Europa dopo le trasferte americane nel weekend di Jerez. I team hanno però scelto di aspettare ancora qualche gara potendo così avere più chiara la gestione della pressione delle gomme, soprattutto in condizioni di grande caldo. Ma dopo otto gare di studio e test da Silverstone debutterà ufficialmente il sistema di monitoraggio e soprattutto di penalità.

La pressione delle gomme, soprattutto l’anteriore, è stato spesso argomento di discussione per team e piloti che sono stati costretti in diverse occasioni a staccarsi dalla coda del pilota che lo precedeva per evitare che la pressione salisse troppo e rendesse inguidabile la moto. Per far fronte a questo problema diversi team scendevano volontariamente sotto la soglia degli 1,88bar consigliata da Michelin così che anche se messi sotto stress, quest’ultima non salisse troppo. In una nostra intervista dello scorso aprile, proprio Piero Taramasso che rappresenta Michelin nel paddock della MotoGP raccontava le pressioni consigliate e quelli che sarebbero potuti essere i limiti dei sensori.

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Per ora saranno penalità di tempo a fine gara

Il sistema di monitoraggio verrà controllato prima e dopo ogni sessione in modo da poter verificare il corretto funzionamento su ogni moto. In questa prima fase però le penalità verranno assegnate solamente durante le Sprint del sabato e la MotoGP Race della domenica. Durante le libere e le qualifiche dunque i team nonostante siano controllati potranno ancora “giocare” liberamente con la pressione degli pneumatici. Al momento le penalità inflitte saranno le seguenti e sempre più gravi man mano che aumentano i giri in cui le pressioni non rispettano i limiti imposti da Michelin:

-1° infrazione: 3 secondi di penalità
-2° infrazione: 6 secondi di penalità
-3° infrazione: 9 secondi di penalità
-4° infrazione: 12 secondi di penalità

Queste penalità verranno aggiunte al termine della gara, l’obiettivo che Dorna e FIM si sono dati è quello di equiparare la pressione inferiore al minimo ad una normale irregolarità tecnica portando alla squalifica del pilota dalla gara. In questa fase di introduzione della norma però, per non condizionare troppo i risultati e far prendere confidenza a team e piloti con la nuova regola sarà applicate le penalità di tempo che vi abbiamo elencato.

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