La MotoGP vista dagli occhi di... uno sponsor

La MotoGP vista dagli occhi di... uno sponsor© Luca Gorini

Nel motociclismo odierno i partner sono sempre più fondamentali, e regalare loro un prodotto appetibile non è semplice. Ecco un esempio

21.07.2023 ( Aggiornata il 21.07.2023 12:34 )

Spesso si parla di piloti, team, manager, ma un ruolo fondamentale nel motorsport viene giocato dagli sponsor, che aiutano strutture e campionati a sostenersi, stagione dopo stagione. Abbiamo dunque deciso in questo caso di dare voce ad uno sponsor, per capire cosa rappresenti la MotoGP agli occhi di un’azienda che decide di investire al suo interno.

Parliamo nella fattispecie di Comoli Ferrari, azienda piemontese che dal 1929 si occupa di distribuzione di materiale elettrico, contando ad oggi 112 punti vendita commerciali dislocati in 8 regioni, che da questa stagione ha scelto di unire le proprie forze a quelle del team Mooney VR46, uno dei team maggiormente in ascesa della MotoGP attuale.
 
“Questa per noi è la prima attività di sponsorship che ha come target il grande pubblico – racconta Paolo Ferrari, Amministratore Delegato dell’azienda – ed abbiamo scelto come partner un team con il quale abbiamo tanti punti in comune. In primis l’italianità, seguita da un determinato tipo di approccio: il team Mooney VR46 sembra davvero una famiglia, il che a questi livelli è tutt’altro che banale. Siamo al primo dei tre anni di contratto, ed attualmente possiamo ritenerci soddisfatti”.
 
Come hai trovato il mondo MotoGP?
 
“Sono un appassionato delle due ruote da sempre, quindi conoscevo già questo mondo, anche se negli anni i cambiamenti non sono mancati. In MotoGP, come in tanti altri ambiti, oggi il solo talento non basta più, occorre essere dei professionisti a tutto tondo. Questo mondo resta incredibile, tanto che qualunque ospite abbiamo portato ad un Gran Premio, anche se non appassionato, è rimasto davvero colpito. Non mi capita tutti i giorni di vedere persone commosse da una determinata attività, specie pensando al mio ambito lavorativo. Ovviamente occorre poi analizzare i costi ed i benefici, ma anche solo momenti del genere mi portano a pensare che questa sia una scommessa vinta”.

I valori di un team e di un'azienda 

Quali sono nel dettaglio i valori che uniscono Comoli Ferrari ed il team Mooney VR46?
 
“Dal punto di vista dell’approccio i punti di contatti sono molteplici, pur parlando di mestieri diversi. C’è un forte imprinting in ogni membro del team, proveniente ovviamente dall’alto, che porta ad un altrettanto forte attaccamento alla squadra, un valore che all’interno della mia azienda reputo fondamentale. L’unione tra le persone è quella che aiuta un team o una azienda a rialzarsi nei momenti complicati, e questa deriva dall’attenzione ad ogni singola risorsa umana. Vedere i piloti ridere e scherzare alle 9 in hospitality con tutta la squadra è qualcosa di personalmente impattante: all’interno del team vi è una atmosfera positiva, che credo regali ad ogni singolo membro la giusta motivazione. A mio parere la motivazione è fondamentale in ogni mestiere: senza motivazione anche le pianure possono divenire salite”.
 
Dove potrebbe migliorare il prodotto MotoGP agli occhi di una azienda che decide di investire al suo interno?
 
“Da spettatore noto che questo mondo è ancora fortemente caratterizzato dalla passione. Parlando di modello di business necessito di tempo per capire come la MotoGP potrebbe divenire più appetibile per una azienda come la nostra: ovviamente i personaggi di peso hanno sempre un’incidenza, e Valentino Rossi è un esempio lampante, ma in questo il campionato non ha particolari colpe”.

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