Stoner esalta Bezzecchi: "Ha qualcosa che manca agli altri piloti"

Stoner esalta Bezzecchi: "Ha qualcosa che manca agli altri piloti"© MotoGP.com

Il bicampione del mondo della MotoGP punta sul 25enne riminese, come già dichiarato all'inizio della scorsa stagione

19.07.2023 ( Aggiornata il 19.07.2023 17:58 )

Una delle star assolute presenti al Festival of Speed di Goodwood è stato senza dubbio Casey Stoner, apparso, per la gioia di tifosi e addetti ai lavori, in sella alla Ducati Desmosedici del 2007, la moto con la quale vinse il suo primo titolo iridato, nonchè l'unico della storia della casa di Borgo Panigale in MotoGP fino al trionfo di Bagnaia nel 2022. Ospite dell'evento, la leggenda australiana si è soffermata nuovamente sulle potenzialità di uno dei protagonisti assoluti del campionato corrente, Marco Bezzecchi. Già in passato Stoner aveva elogiato, in maniera alquanto importante, le doti del pilota della VR46 Academy, tramite un'investitura che non può passare inosservata: "Appena ho visto come guida mi è piaciuto. Ai miei occhi Bezzecchi ha qualcosa che manca agli altri piloti e se si omettesse il controllo di trazione, sarebbe uno dei pochi che sarebbe ancora in grado di competere davanti".

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L'elogio di Casey Stoner: "Senza elettronica sarebbe avvantaggiato"

All'inizio dell'avventura di Bezzecchi in top class, Stoner aveva ammesso di seguire con particolare attenzione il cammino del giovane pilota, avendo intravisto (forse prima di tutti gli altri) delle qualità importanti, nonostante le annate trascorse in Moto2 fossero state certamente buone ma non eccellenti. L'inizio di campionato 2023 non ha fatto altro che confermare la valutazione compiuta da Stoner; con due vittorie ed una Sprint Race all'attivo Bezzecchi ha saputo attestarsi su un livello da top rider, proprio come previsto dal due volte campione del mondo: "Bezzecchi ha uno stile di guida con cui usa il grip a modo suo. Non lo so, alcuni degli attuali piloti di vertice sarebbero probabilmente ancora in testa ma Marco secondo me avrebbe un leggero vantaggio se si vietasse il controllo di trazione e si istruisse i piloti a trovare più grip possibile senza l’aiuto dell’elettronica”. 

Un'investitura importante che in qualche modo ricalca il concetto di "eredità" sportiva, dal momento che, come sappiamo, Stoner ha sempre palesato la sua preferenza per un ritorno ad una MotoGP con un'elettronica meno invasiva; il tutto dopo aver dimostrato durante la sua carriera di avere una particolare predisposizione per la guida istintiva e, potremmo dire, pura. In casa Ducati possono dormire sonni tranquilli in virtù di un roster piloti che si sta dimostrando alquanto efficace. L'australiano ha speso parole lodevoli anche per il campione del mondo, Pecco Bagnaia, come riportato da SpeedWeek: "Lui è il riferimento, anche perché è l'attuale campione del mondo nonché leader del campionato. Sin dall'anno scorso sta facendo un lavoro fantastico ma anche prima Bagnaia è sempre stato molto competitivo. Immagino che abbia dovuto calmarsi un po' in qualche modo, e lo ha fatto. Ha imparato molto negli ultimi due anni e ha lavorato sulle sue debolezze".

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