MotoGP, Alberto Puig dopo un anno non ride più

MotoGP, Alberto Puig dopo un anno non ride più© Luca Gorini

Dorna spinge per avere nuove concessioni per le giapponesi che hanno vinto a ripetizione ma oggi faticano, solo un anno fa il manager spagnolo derideva le case europee

28.06.2023 09:42

La MotoGP, almeno dagli anni 70 in poi, è stata terra di conquista incontrastata delle case giapponesi. Una striscia di vittorie iniziata nel 1975 con Giacomo Agostini che dopo la parentesi in MV passò in Yamaha e terminata con la vittoria di Casey Stoner nel 2007. Negli ultimi quindi anni poi Honda, Yamaha e Suzuki si sono spartiti i titoli mondiali fino al successo di Pecco Bagnaia dello scorso anno. Insomma negli ultimi 48 anni di motomondiale nella classe regina, le giapponesi hanno vinto 46 titoli piloti contro i soli 2 delle case europee.

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Caro Puig, a scherzare col fuoco ci si brucia

Era il 29 giugno 2022, Fabio Quartararo nonostante la caduta di Assen, comandava la classifica piloti con 66 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia. Un vantaggio che sembrava incolmabile e che avrebbe portato al secondo titolo iridato il francese e la Yamaha. In questo contesto Alberto Puig, Team Manager Repsol Honda rilasciò un’intervista a “Radio Marca” deridendo le case europee: “Alla fine i giapponesi finiscono sempre per vincere. Io parlo di fatti, non di opinioni, ma penso che sia Ducati che Aprilia e KTM abbiano fatto passi da gigante”. Come è andato a finire il campionato del mondo 2022 lo sappiamo bene, Fabio che aveva lasciato il Sachsenring con 91 punti di vantaggio verrà rimontato e battuto da Francesco Bagnaia e dalla sua Ducati. L’unica casa giapponese capace di vincere una gara da li al finale di stagione fu Suzuki che però a fine anno ha abbandonato la MotoGP. Ed il successo di Alex Rins a Austin sulla Honda di Lucio Cecchinello, unica vittoria in questo primo scorcio di 2023 per le case giapponesi è veramente una piccola soddisfazione in un mare di difficoltà.

Ride bene chi ride ultimo

Una punizione da contrappasso dantesco per Alberto Puig che oggi non solo vede il suo team in fondo alla classifica, cosa veramente inaccettabile per un colosso come HRC. Inoltre vede anche il proprio pilota di punta ormai sul piede di guerra e pronto a cercare nuove fortune proprio con le moto europee che un anno fa aveva denigrato. Sempre Puig su “AS” aveva scritto in merito all’incredibile rimonta di Aleix ad Assen dopo il contatto con Quartararo: “Non so se Espargaro è vestito da Marquez”. A distanza di un anno quelle parole sembrano ancora più fuori luogo di quanto non lo fossero allora. Su una cosa ha avuto ragione, in Europa hanno saputo interpretare al meglio l’evolvere dei regolamenti e oggi Honda e Yamaha hanno perso anche la loro aurea di imbattibilità.

 

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