GP Olanda circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP

GP Olanda circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP© Luca Gorini

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato di Assen, dove nel fine settimana si svolgerà l’ottavo appuntamento del Motomondiale

22.06.2023 ( Aggiornata il 22.06.2023 17:30 )

Se prima del Gran Premio di Germania l’avversario più diretto per Pecco Bagnaia era Marco Bezzecchi, dopo la gara del Sachsenring è diventato invece Jorge Martin (Ducati Pramac) grazie alle sue due vittorie (Sprint e Main Race) sul tortuoso tracciato tedesco.

L’ultima fermata del treno MotoGP prima della pausa estiva è un’altra venue classica del Motomondiale, ovvero il Gran Premio d’Olanda ad Assen. Pista che evoca dolci ricordi a Pecco Bagnaia, nel 2022 inizia dal GP olandese la sua rimonta che lo porterà a fine stagione a laurearsi campione del Mondo.

Non tutti sanno che…

Il Gran Premio d’Olanda fa parte del calendario del Motomondiale fin dalla sua prima edizione datata 1949. In tutto si sono disputate ben 91 gare e sempre sul tracciato di Assen, nelle tre configurazioni della pista. Dapprima il circuito stradale di 28.4 km, poi quello vecchio di oltre 6 km ed infine l’attuale layout di 4,5 km. 

Storia, caratteristiche, incidenti, episodi controversi avvenuti ad Assen


Il progetto originale del tracciato risale al 1925 ed era un pistone triangolare di 28,4 km tra i villaggi di Rolde, Borger e Schoonlo. C’era però un problema, la sede stradale. Era irregolare, a tratti sterrata e presentava anche dei ponti stretti che imponevano il passaggio di una moto per volta. Nel 1926 viene individuato un altro tracciato, lungo poco più della metà del precedente (16,5 km), nella zona di Assen e che ha il vantaggio di avere una ottima sede stradale, lunghi rettilinei e curve veloci. Il tracciato Van Drenthe è stato utilizzato fino al 1954, mentre nel 1955 viene costruita quella che era la versione precedente dell’attuale tracciato, di 7705 metri. Negli anni successivi, poi, la pista riceve lavori di modifica al layout fino ad arrivare alla lunghezza di 6049 metri.

L’attuale tracciato misura 4,542 km, consta di 21 curve ed il suo rettilineo più lungo misura 970 metri (è quello che porta alla S veloce 8-9. Alla lunghezza attuale si è arrivati con l’ultima grande modifica del 2006 che ha eliminato 1500 metri di pista.

Incidenti ed episodi controversi

Quando si pensa ad Assen, tre sono gli incidenti degni di nota: quello di Mick Doohan del 1992, quello di Kevin Schwantz sempre del 1992 e quello di Jorge Lorenzo del 2013.

26 giugno 1992, Gran Premio d’Olanda, round 8 del Mondiale che vede in testa Doohan con 70 punti su Rainey. Nelle qualifiche, l’australiano cade rovinosamente rompendosi la gamba destra. L’arto, per come era ridotto, rischiava l’amputazione ma il Dottor Costa ebbe la geniale idea di ingessare insieme le gambe di Doohan per accelerare il processo di saldatura delle ossa.

27 giugno 1992, gara. Schwantz è in testa davanti a Lawson all’inizio del sesto giro di gara quando l’alfiere Cagiva tocca la Suzuki #34 all’ingresso della prima curva a destra provocandone la rovinosa caduta. Ritiro per entrambi e vittoria finale di Crivillè. Ma quello che lega Schwantz all’incidente di Doohan delle qualifiche è che il texano è scappato via proprio insieme al pilota Honda con il Dottor Costa.

27 giugno 2013, prove libere del Gran Premio d’Olanda, round 7 del Mondiale 2013. Piove. Jorge Lorenzo sta affrontando l’ultimo tratto del tracciato quando perde la sua Yamaha in accelerazione e cade rovinosamente sulla spalla destra procurandosi la frattura della clavicola. Verrà poi operato e al sabato prenderà parte alla gara chiudendo quinto.

Episodi controversi

Non solo incidenti e sorpassi ma anche un paio di episodi controversi nella storia di Assen, ovvero la caduta di Edwards all’ultimo giro del 2006 e la contestata (da Marquez) vittoria di Rossi del 2015.

24 giugno 2006, gara numero 8 della stagione. Valentino Rossi è in crisi di gomme e chiuderà la gara solamente in P8. Davanti a tutti invece c’è Edwards con Hayden alle sue spalle. Si prospetta finalmente la prima vittoria in MotoGP per il texano ma all’ultima variante succede l’incredibile: il #5 commette un errore e cade lasciando la vittoria al connazionale. Colin riuscirà a prendere la moto e tagliare il traguardo in P13.

27 giugno 2015, gara numero 8 della stagione. Le storie già tese tra Rossi e Marquez dopo l’Argentina si acuiscono nella gara olandese quando all’ultimo giro Marc prova l’attacco su Vale toccandolo e mandandolo largo sulla ghiaia. Rossi è costretto a tagliare la variante e fare un numero per stare in piedi sulla ghiaia arrivando poi per primo sul traguardo davanti allo stesso Marquez.

Domande sulle gare MotoGP

I tratti caratteristici del circuito del Gran Premio d’Olanda


Avendo perso 1500 metri con la modifica del 2006, Assen ha un po’ perso quella sua aurea di pista mitica e non è più l’Università delle due ruote pur rimanendo una pista molto tecnica. I punti di frenata più difficili sono: curva 1 secca verso destra, si arriva lanciati dal rettilineo di partenza ed è facile sbagliarla e andare larghi; tornante di curva 5, luogo di incroci di traiettorie; curva 10 è un punto molto particolare perché si arriva dalla chicane veloce 8-9 e bisogna attaccarsi ai freni per riuscire a stare alla corda. 

Per quanto riguarda invece i punti di sorpasso, questi sono situati quasi in prossimità delle staccate: curva 1, curva 5, chicane 8-9, curva 12-13 e ultima chicane. Per una manovra disperata all’ultimo giro si può tentare il sorpasso anche nel curvone veloce prima dell’ultima chicane (vedasi Spies su Haga nel 2009) 

Statistiche e record del Gran Premio d’Olanda


Il Gran Premio d’Olanda taglia quest’anno l’incredibile traguardo delle 92 edizioni, essendo presente nel calendario del Motomondiale fin dal 1949. Senza contare che, come il Mugello, una edizione è stata cancellata per via della pandemia da Covid-19.

Il primo Gran Premio d’Olanda, quindi, risale al 1949 e ha visto le vittorie di Nello Pagani in 125 e 500 (Mondial e Gilera) e Freddie Firth in 350 con la Velocette.

L’ultima edizione, quella dell’anno scorso, ha visto trionfare Ayumu Sasaki in Moto3, Augusto Fernandez in Moto2, Pecco Bagnaia in MotoGP, Dominique Aegerter ed Eric Granado nelle due gare di MotoE.

Per quanto riguarda la MotoGP, pole ed All Time Lap Record sono di Pecco Bagnaia del 2022 in 1’31”504 mentre il giro record della pista in gara è di Aleix Espargarò in 1’32”500 nella sua fantastica rimonta dopo il contatto con Quartararo

Per quanto riguarda la Moto2, la pole 2022 è di Jake Dixon in 1’36”736 mentre il giro veloce della gara è di Celestino Vietti in 1’36”729. Resistono ancora il giro record in gara, 1’36”690 di Raul Fernandez del 2021, e l’All Time Lap Record, 1’36”346 di Johann Zarco del 2015.

Per quanto riguarda la Moto3, la pole 2022 è di Ayumu Sasaki in 1’41”296 mentre il giro veloce della gara è di John McPhee in 1’41”190 che è anche il nuovo All Time Lap record per la categoria

Per quanto riguarda la MotoE, la pole 2022 è di Dominique Aegerter in 1’43”643 mentre il giro più veloce in gara è di Eric Granado in 1’43”086. Resiste l’All Time Lap Record del 2021 di Alessandro Zaccone in 1’42”676.

GP Olanda orari

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