Assen, Lorenzo sul 2013: “Rifarei tutto, ma il quinto posto oggi sarebbe impossibile”

Assen, Lorenzo sul 2013: “Rifarei tutto, ma il quinto posto oggi sarebbe impossibile”© Getty Images

Sono trascorsi dieci anni da quel weekend incredibile sul Van Drenthe in cui il maiorchino si fratturò la clavicola nelle libere e corse chiudendo quinto la gara

22.06.2023 ( Aggiornata il 22.06.2023 16:14 )

La MotoGP torna ad Assen, l’università delle due ruote, con Pecco Bagnaia sempre leader del campionato anche se insidiato sempre più da vicino da Jorge Martin. I due giovani rampolli di casa Ducati hanno ancora tempo per scrivere la storia, chi sulla pista olandese ha già inciso pagine epiche è invece un omonimo dello spagnolo: Jorge Lorenzo.

DOMANDE SULLE GARE MOTOGP

Il volo a Barcellona per salvare il mondiale

Il pilota maiorchino dieci anni fa si rese protagonista di una delle imprese più coraggiose che la MotoGP abbia visto. Torniamo dunque a giovedì 27 giugno 2013 quando durante le seconde libere dal GP d’Olanda (allora si correva ancora il sabato) Jorge Lorenzo cadde violentemente riportando la frattura della clavicola sinistra. Trasferito subito all’ospedale di Assen, Jorge non perse tempo e volò a Barcellona per sottoporsi nella giornata di sabato all’operazione di riduzione della frattura. Ad Assen nel frattempo, mentre Cal Crutchlow conquistava la pole si iniziava a parlare della possibilità che Lorenzo tornasse ad Assen per disputare la gara l’indomani.

Nell’incredulità collettiva Jorge Lorenzo si presenta in pista sabato mattina pronto a disputare il warmup. Al termine dei 20 minuti, Jorge viene giudicato FIT e scatterà dunque dalla dodicesima casella in griglia, grazie al tempo fatto nelle FP1. Jorge scatta subito bene recuperando posizioni fin dalla prima curva per poi liberarsi di Stefan Bradl e Cal Crutchlow. Il maiorchino restò in quarta posizione fino a metà gara quando proprio l’inglese si riprese la posizione ai piedi del podio. Lorenzo chiude così un'incredibile gara in quinta piazza quando nessuno avrebbe scommesso nemmeno sulla sua presenza in circuito.

Lorenzo: “Rifarei tutto da capo”

Al rientro ai box Jorge venne accolto come un vero e proprio eroe. Ha corso sopra il dolore solo per poter racimolare qualche punto in ottica campionato contro due rivali agguerritissimi come il suo compagno si squadra Valentino Rossi ed il rookie prodigio Marc Marquez.

Se avessi ancora 25 anni e fossi ad Assen quel giorno rifarei la stessa cosa. Mi rese orgoglioso, forse fu un po’ una pazzia ma se rifossi quel giorno ad Assen con quella griglia rifarei tutto sicuramente”. A dieci anni da quel giorno Jorge spiega che però oggi le cose andrebbero in maniera diversa. Quella era la MotoGP dei “Fantastici 4” e tutte le altre moto erano lontane dal poter lottare per le prime posizioni: “Credo che oggi sia un po’ cambiato tutto. La MotoGP oggi è diventata molto più competitiva dalla quinta all’ultima posizione. Ogni moto in griglia ha la potenzialità per vincere, oggi finire quinto come feci ad Assen nel 2013 è impossibile”. Jorge chiuse quinto a quindici secondi dal compagno di squadra vincitore in quella gara con Stefan Bradl, sesto a mezzo minuto. Con distacchi di questo tipo oggi non si riuscirebbe nemmeno a chiudere in zona punti.

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