MotoGP Mugello, Bastianini: "Ho sofferto negli ultimi giorni, ma sono al livello che volevo"

MotoGP Mugello, Bastianini: "Ho sofferto negli ultimi giorni, ma sono al livello che volevo"

Parla Enea: "Dopo Jerez ero arrabbiato, dato che pensavo di stare meglio. Il problema è la staccata, per ora non mi pongo obiettivi"

08.06.2023 ( Aggiornata il 08.06.2023 18:51 )

Enea Bastianini è tornato. Una frase che abbiamo utilizzato già a Jerez, ma che in questo caso assume un significato diverso: se il ritorno in Andalusia infatti era stato in primis una scommessa, quello del Mugello è un reale tentativo di gettarsi nuovamente nella mischia, dopo settimane difficili.
 
“Dopo Jerez il primo sentimento è stata la rabbia – le parole di Enea - dato che pensavo di stare meglio, invece la scapola non si era ancora assestata. La mia situazione è regredita, così ho dovuto aumentare la fisioterapia, e negli ultimi giorni ho sofferto molto. Ora però sono al livello che volevo, quindi sono contento”.
 
Come ti senti nel dettaglio?
 
“Mi sento abbastanza in forma, anche se so di non essere al 100%: non ho un obiettivo, se non cercare di fare il mio meglio. Sarebbe ottimo lasciare il Mugello con buone sensazioni per quanto concerne la spalla, dato che ci lavoro ormai da tre mesi. Sarebbe una soddisfazione sia per me che per tutti coloro che mi hanno aiutato in questo periodo. Al momento soffro in staccata, ma in questo tracciato per fortuna l’unica frenata davvero violenta è quella della uno”.

Bastianini e le possibili insidie del Mugello

Quale potrebbe essere il principale problema?
 
“Il problema sarà la mancanza sia di forza che di allenamento, dato che per un mese e mezzo non ho potuto fare praticamente nulla, e ho iniziato a spingere un po’ di più solo nelle ultime due settimane".
 
Cosa ti trasmette il Mugello?
 
“Il Mugello è una gara importante, che mi piace, anche se non ho mai ottenuto grandi risultati. Correre in Italia è sempre bellissimo, e spero che il rientro sia dolce”.
 
Hai imparato qualche segreto della Sprint guardandola dall’esterno?
 
“E’ stato interessante studiare le dinamiche della Sprint da casa, anche se ovviamente avrei voluto studiarla dall’interno. Ho capito che non è facile dare tutto in pochi giri, senza pensare ai consumi: devi quasi pensare come in una qualifica”.

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