MotoGP, Marquez ma non solo: i principali rivali degli italiani al Mugello

MotoGP, Marquez ma non solo: i principali rivali degli italiani al Mugello© Luca Gorini

Marc torna dove un anno fa si fermò, Martin vuole proseguire la rimonta in campionato e le KTM puntano al top. Ecco i possibili "guastafeste" per il weekend toscano

07.06.2023 ( Aggiornata il 07.06.2023 17:03 )

Un anno fa, il Mugello fu teatro dell’annuncio-shock di Marc Marquez: "Non miglioro, è giusto fermarsi e operarsi" disse, pochi minuti dopo uno spaventoso volo – con tanto di principio di incendio della sua Honda – in qualifica. Questa volta, lo shock che lo spagnolo vuole generare nel GP italiano è legato esclusivamente ai risultati: sebbene il circuito toscano non sia mai stato troppo favorevole a Marc in MotoGP – con un solo successo nel 2014 – l’otto volte campione è tornato in buona forma a Le Mans, dopo la frattura alla mano destra. E con il telaio Kalex, la RC213V sembra aver acquisito una nuova prospettiva nelle mani del Fenomeno.
 
Con la corsa al titolo quasi compromessa, visti gli 82 punti di ritardo da Pecco Bagnaia e gli 81 da Marco Bezzecchi, Marc può correre libero e senza calcoli, con il sogno di interrompere un lungo digiuno di successi: l’ultimo trionfo fu proprio in Italia, ma a Misano, ormai diciannove mesi fa. Farlo al Mugello avrebbe un che di poetico per il trentenne, che proprio in Toscana, nel 2010, ottenne il primo dei suoi 85 successi nel Mondiale, in 125.
 
Diversa è la prospettiva del duo KTM ufficiale, a sua volta molto atteso nell’appuntamento italiano: Brad Binder è l’unico pilota estraneo alla Ducati tra i primi sei della classifica, grazie agli eccellenti risultati ottenuti nella Sprint (con i successi in Argentina e Spagna). Jack Miller è stato a sua volta veloce, anche se meno costante, un andamento che ricalca ciò che l’australiano aveva mostrato nel biennio da ufficiale Ducati accanto a Pecco Bagnaia.

Martin e Pramac, un duo da tenere d'occhio

Tra chi vuole rovinare la festa a protagonisti italiani ci sono, ovviamente, i piloti stranieri che hanno buone ragioni per considerare il Mugello come una gara di casa. Come Jorge Martin, il cui Team Pramac fa base a poche decine di chilometri da Scarperia. Lo spagnolo, che un anno fa fece segnare il record di 363,6 km/h in fondo al rettilineo toscano, è un altro dei piloti in grande spolvero, poiché tra Jerez e Le Mans ha sempre chiuso tra i primi quattro al traguardo, a cominciare dal primo e dal secondo posto nel weekend francese.
 
Una costanza mancata spesso nel passato, che associata alla sua proverbiale velocità può davvero formare una combinazione esplosiva, per un pilota che corre sia per il suo presente che per suo futuro, dato che Martin è sospeso tra la volontà di restare in Ducati (dove però gli si sono chiuse le porte del team ufficiale) e la possibilità di lasciarsi intrigare dalle sirene Yamaha.

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