Danza della pioggia per Petrucci: deja vu in MotoGP a Le Mans?

Danza della pioggia per Petrucci: deja vu in MotoGP a Le Mans?© Gold & Goose

Danilo vinse in Francia l'ultimo Gran Premio di carriera. La pista bagnata gli fu alleata, immaginate se Giove Pluvio passasse sul Bugatti nel weekend...

08.05.2023 ( Aggiornata il 08.05.2023 12:21 )

Enea Bastianini rimane ancora una volta a casa, al suo posto parte Danilo Petrucci. Ciò significa che nella MotoGP di Le Mans rivedremo in azione il bravo pilota ternano, qui in alto nella foto impugnante un trofeo particolare. Si tratta della riconoscenza massima elargitagli in uno dei due Gran Premi di carriera vinti, il simbolo è proprio il Circuito Bugatti. Era il giorno 11 ottobre 2020, bagnato da una acqua magica per il numero 9.

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MotoGP di Francia, Petrux ritrova la Desmosedici

Lo spiega bene, Danilo: contrariamente alla Suzuki - condotta nel Gran Premio di Thailanda 2022 in sostituzione dell'infortunato titolare Joan Mir - la conoscenza relativa alla Desmosedici è più vasta. Petrucci ha corso nella classe regina con la quattro cilindri di Borgo Panigale dal 2015 al 2020, collezionando due successi,

Il primo nel fantastico e soleggiato Mugello 2019, il secondo nella piovosa Le Mans. Su fondo veramente infimo, poiché scivoloso dalla già citata acqua e reso ancor più precario dal freddo autunnale di zona, Petrux regalò a Ducati la prima affermazione al Bugatti, precedendo Alex Marquez su Honda e la KTM di Pol Espargarò.

Andrea Dovizioso, compagno di box del ternano, giunse quarto. Le doti anfibie del numero 9 emersero già nel 2015  a Silverstone, quando e dove Valentino Rossi lo relegò secondo, ma dovendo tirare fuori attributi e coraggio sotto e sopra il diluvio. Volete dire che nel weekend a venire Danilo consulterà il buon Giuliacci per sapere cosa butta il cielo?

Petrucci in MotoGP a Le Mans: passaggio da SBK a prototipo importante

Nella SBK di Barcellona, Danilo ne ha passate di tutti i colori. Insoddisfatto dalla dinamica di gara e contrariato dalle decisioni della Race Direction, il pilota del team Barni ha raccolto più che poteva: tredicesimo, undicesimo, dodicesimo. Per uno che ha vinto due Gran Premi della classe regina, sono risultati - scusate se giudichiamo - decisamente frustranti.

Tuttavia, l'esperto tuttofare sa voltare pagina usando due sole dita. Sebbene si tratti di una semplice sostituzione, Petrux ce la metterà tutto, in considerazione di due situazioni: non ha effettivamente nulla da perdere, potrebbe guadagnarci tantissimo.

Se c'è un pilota che al Bugatti non deve dimostrare valore o garantire piazzamenti minimi è lui, se c'è un pilota che parte per la Francia con l'obiettivo principe di divertirsi è lui. Chi, meglio del trentaduenne umbro, sa che il passaggio da derivata di serie a prototipo sia "importante" e delicato? Forse nessuno, perciò, realisticamente, i nostri pronostici lo vedono lontano dalle posizioni di vertice. La conoscenza della Desmosedici c'è, ma la GP23 è assai diversa dalla GP21.

A meno che, Giove Pluvio non decida di metterci del suo...

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