Pagelle MotoGP Spagna: voti ai team e ai piloti per il GP Jerez 2023

Pagelle MotoGP Spagna: voti ai team e ai piloti per il GP Jerez 2023© Luca Gorini

A Jerez il numero 1 e il sudafricano hanno tenuto in alto Desmosedici e RC16, con il ducatista che ha dato qualcosa in più

02.05.2023 ( Aggiornata il 02.05.2023 10:42 )

Quarta tappa MotoGP davvero entrusiasmante a Jerez de la Frontera, tracciato che esalta la capacità di compiere sorpassi e derapate. Azione messa in atto da Brad Binder, sempre di traverso con la KTM, "pareggiato" da Pecco Bagnaia, numero 1 Ducati. Tra il campione del mondo e il sudafricano, tuttavia, qualche differenza è da sottolineare.

MotoGP di Spagna, le pagelle di Motosprint

Brad Binder - voto 9,5

In staccata e apertura del gas, era di traverso con millimetrica precisione. Battere e tenere testa alla Ducati ufficiale è una impresa che richiede assetti perfetti, polso destro calibrato e gran coraggio. Grazie al sudafricano - e alla RC16 - abbiamo rivisto la classe regina che ama le derapate. SPAZZOLATORE

Pecco Bagnaia - voto 10 "meno"

Quasi perfetto e scevro da errori. Il campione del mondo si è ripreso, riprendonsi vittoria domenicale, primo posto in classifica e complimenti da Ducati. Per uno sensbile come il torinese, il successo è doppio, in considerazione di una pressione messagli addosso dal sistema e da sé stesso. UNDER PRESSURE

Dani Pedrosa - voto 9

La stoffa c’è sempre stata, in questo caso pregiata, come il suo stile di guida morbido, pulito e invidiabile. Voto quasi al top, perché lui guida la RC16 ogni tanto, in gara mai. Eppure, a quasi 38 anni, coi capelli più bianchi che neri e la sola esigenza di sviluppare la moto, potrebbe correre ancora. TITOLARE

 Jack Miller - voto 8 

L’australiano sognava e desiderava podi colorati d’arancio, a sancire il matrimonio avvenuto presso la corte KTM e ad archiviare Gran Premi precedenti così così. Obiettivo centrato due volte per il prossimo papà di famiglia, in dolce attesa con la sua Ruby Adriana. SPOSATO

Miguel Oliveira - voto 7

Viaggia forte, melgrado l'assenza forzata in Argentina e il fatto di essere spesso affondato dai rivali. Quindi, perché dare del “fortunato” al portoghese? Considerando i colpi ricevuti, è un miracolo che non abbia rimediato infortuni peggiori. FORTUNATO

Aleix Espargarò - voto 6.5 

Citiamo Gianni Morandi. Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi nel loro successo al Festival di San Remo edizione 1987. Proprio così, per sua stessa ammissione, il catalano potrebbe trarre di più dalla RS-GP, quattro cilindri veneta agile e precisa. Con le seguenti doti, il catalano ha evitato il gatto entrato in pista sabato mattina. SI PUO’ DARE DI PIU’

Fabio Quartararo - voto 5,5 

Ci mette in difficoltà: che voto dare a un pazzzo furioso contro Yamaha, acciaccato dall’incidente del Gran Premio, passivo di due Long Penalty - uno sbagliato, sicchè da ripetere - ultimo ma comunque in gran rimonta sino all’undicesimo? A proposito, dice che con la M1 sia impossibile superare, eppure... SUPERATO

 Marco Bezzecchi -voto 5 

Incidentanto nella Sprint ma ancora leader provvisorio, scivolato nel Gran Premio, mentre combatteva con dolori e avversari. Nonostante il duro weekend, ha la piazza d’onore della graduatoria generale. Non male, per essere il suo un weekend da PASSO FALSO

Alex Rins - voto 4,5 

Dopo “Si può dare di più”, ecco un film musicale diretto da Charles Walters. E’ finito dalle stelle (e strisce) di Austin alle stalle andaluse (dove il gatto Salvador compierebbe proficue incursioni) in sole due settimane. La cosa peggiore? Nakagami è risultato meno veloce ma più concreto. NELL’ALLEGRA FATTORIA

Joan Mir  - voto 4 

Doppia caduta, mentre era arretrato. Abbiamo perso il campione del mondo MotoGP 2020, ricordando anche il titolo Moto3 del 2017. Honda fatica, ma il maiorchino si è perso ai tempi di Leopard e Suzuki, anzi, ricorda la pessima stagione 2022 con la GSX-RR. SMARRITO

Iker Lecuona - voto 3,5

Leggete: “Fossi in Casey Stoner, chiederei danni di immagine a Iker. Come si può presentare sulla Honda usando il numero 27? E’ la sola cosa che ha in comune l’australiano”. Chi lo ha dichiarato, ha ragione: aver sbattuto Lecuone sulla moto di Marc Marquez - un mito - ricordando un altro mito, vero disastro comunicaivo. QUERELABILE

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