MotoGP, Bagnaia: "Ora dobbiamo quasi avere paura di fare sorpassi"

MotoGP, Bagnaia: "Ora dobbiamo quasi avere paura di fare sorpassi"© Luca Gorini

Pecco spiega: "Del passato ricordiamo i contatti ed i duelli serrati, ma sembra che puntino a togliere tutto questo. Si sta un po' snaturando il nostro mondo"

02.05.2023 ( Aggiornata il 02.05.2023 10:18 )

Pecco Bagnaia ha lasciato Jerez con il sorriso, dopo una vittoria da incorniciare come quella di domenica ed un test positivo come quello di ieri, ma il tema sorpassi e penalizzazioni resta d’attualità. Del resto è difficile comprendere il diverso metro di giudizio utilizzato dallo Stewards Panel in merito ai contatti Pecco – Miller e Martin – Miller, con il ducatista penalizzato ed il pilota KTM impunito. Difficile dicevamo, anche per lo stesso Bagnaia.
 
“Con tutto quello che sta succedendo a livello di penalizzazioni si sta un po’ snaturando il nostro mondo a mio parere – le parole di Pecco - dato che del passato ci ricordiamo le gare con contatti o duelli serrati, ed ora stiamo andando in una direzione che punta a togliere tutto questo: l’aerodinamica ti limita in questo senso, e devi inventarti dei sorpassi un po’ al limite. Quello che sta succedendo è sbagliato per me: il mio contatto con Miller era finito lì, e sarebbe dovuto finire lì, così come Miller che ha visto uno spazio all’interno di Martin e ci ha provato. E’ normale che possa aver dato fastidio a Martin, ma sono le gare”.
 
“Ripensando alle gare del passato – prosegue il piemontese - ora dobbiamo avere un po’ di paura nel fare certe manovre, perché se sbagli ecco la penalità, che nel mio caso è arrivata tra l’altro alcuni giri dopo, quando avevo già del margine su chi mi seguiva. Sono contento in questo senso che vi saranno gli Stewards nella Safety Commission di Le Mans, in modo da chiedere chiarezza. Io corro da 19 anni, ed i contatti ci sono sempre stati, ma sembra che non siano più tollerati”.
 
Inizia ad avere paura di tentare un sorpasso?
 
“Lì per lì non ci pensi, dato che se vedi uno spazio ci provi, ma so per certo che in condizioni regolamentari diverse Binder avrebbe provato a passarmi domenica, invece non l’ho ha fatto, perché sapeva che sarebbe potuto incorrere in penalità”.
 
Si parla tanta della necessità di maggiore spettacolo.
 
“Vogliono lo spettacolo, ma la gara più bella è stata quella di domenica”.

Bagnaia su test e comunicazioni radio

Cambiamo discorso. Come sono andati i test?
 
“Ho lavorato sull’assetto, avendo bene in mente le difficoltà di inizio weekend, e penso di poter essere soddisfatto, dato che abbiamo trovato alcune soluzioni potenzialmente utili"
 
E’ stato più facile o più difficile tornare in pista dopo una vittoria come quella di domenica?
 
Più difficile (sorride ndr) dato che senti di non poter chiedere tanto ad una giornata di test, ma era comunque importante fare alcune prove. Ho usato delle gomme rimaste dal weekend, in modo da avere tutto sotto controllo”.
 
E’ più difficile svolgere una giornata di test dopo un weekend con il nuovo format?
 
“No, dato che tutti i piloti penso siano preparati fisicamente. E’ più una fatica mentale, ma dobbiamo farci l’abitudine: a Portimao ero più stanco dopo il weekend, ora già va meglio”.
 
Cosa ne pensi delle comunicazioni radio tra piloti e direzione gara?
 
“Non so se sono pronto, dato che sentire qualcuno che ti parla mentre guidi è strano, ma non ho mai provato quindi non saprei. Ad oggi la strumentazione è troppo invasiva, quindi ho preferito non provarla”.
 
Si dice che ad un pilota ora basti un anno deludente per essere fuori dalla MotoGP, mentre in passato un paio di gare positive potevano bastare per ottenere il rinnovo. Che ne pensi?
 
“Penso che ora sia proprio cambiata la strategia, dato che una volta si continuava con lo stesso pilota per tanti anni, mentre ora non più. Penso che le carriere possano durare meno a causa del numero di gare e della fatica, ma al momento siamo quasi tutti giovani in MotoGP, ed anche un pilota più esperto come Espargarò mantiene comunque un ritmo di vita davvero veloce”.

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