"Uccio" Salucci a 360°: Bez, il futuro del team VR46 e le novità in Academy

"Uccio" Salucci a 360°: Bez, il futuro del team VR46 e le novità in Academy© Luca Gorini

L'INTERVISTA - Alessio e la sua nuova vita: "Nessuna rivincita, tante cattiverie su di me. Marco ha rifiutato altri team MotoGP per restare con noi"

12.04.2023 ( Aggiornata il 12.04.2023 09:39 )

I meno attenti avranno ancora negli occhi le sue immagini al fianco di Valentino Rossi nel ruolo di braccio destro, figura divenuta ora fondamentale per quasi tutti i piloti MotoGP, ma oggi Alessio Salucci – in arte “Uccio” -  è anche tanto altro. Il ruolo di Team Director del team Mooney VR46 infatti non è certo un qualcosa di banale, ed il primo successo in MotoGP della squadra ripaga Salucci di tutti gli sforzi profusi nel corso degli anni, sia per quanto concerne il team che la VR46 Riders Academy, la scuola di campioni che può vantare tra le sue fila sia il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia e che il vincitore dell’ultimo GP Marco Bezzecchi.

“Non vedo questo ruolo come una rivincita sugli altri – apre Salucci – dato lo faccio per me stesso: mi sono sempre interessato poco a quello che dice la gente, anche perché non potevo fare altrimenti, dato che negli anni di cattiverie nei miei confronti ne sono state dette tante. Per me tutto questo è un piacere: ho sempre pensato che potesse essere il mio lavoro, e dal 2014 è divenuto realtà. E’ una soddisfazione personale”.
 
Marco Bezzecchi è l’uomo del momento. Ti aspettavi tutto questo quando lo avete selezionato per la VR46 Riders Academy?
 
“Difficile intravedere sin da subito in un pilota un talento tale da poter trionfare in MotoGP, sarei presuntuoso a dire il contrario, ma certamente era chiaro che avesse qualcosa in più degli altri. Da lì in poi stava anche a noi aiutarlo ad esprimere tutto il suo potenziale, ma non potevamo essere certi che avrebbe avuto i mezzi per vincere in top class”.
 
Caratterialmente come lo descriveresti?
 
“A Marco voglio davvero bene, anche perché ha sempre creduto nei progetti della VR e del team. Quando gli ho chiesto di venire nel nostro team (nell’allora team SKY Racing Team VR46 ndr) in Moto2 ha subito accettato, per poi credere in noi anche in seguito: in vista della stagione 2022 aveva già un’offerta per la MotoGP, dal team RNF, ma è bastato dirgli che stavamo costruendo un team per la classe regina per ottenere un sì. Al tempo il nostro progetto era ancora in costruzione, ma lui mi disse “in questo momento non mi immagino fuori da un vostro team”. Domenica dopo la gara di Termas gli ho ricordato questa cosa, e ci siamo abbracciati. E’ stato un bel momento, sono contento di essermi sdebitato”.

Il paragone tra Bezzecchi e Rossi

E’ il pilota che le ricorda maggiormente Rossi?
 
“Mi ricorda Vale per alcune cose: è sfrontato, talentuoso, e sempre felice durante le gare. Ovviamente di Vale ce n’è uno, ma se si avvicinasse a lui nei sarei felice. Marco ha tanta voglia di vivere, ed ama davvero andare in moto. Trasmette voglia di fare a tutti, il che è importante”.
 
Dove pensi possa crescere?
 
“Al momento credo possa lavorare sull’essere un pizzico più tranquillo nei momenti chiave. Nella Sprint di Termas ad esempio aveva la velocità per vincere, e quando hai tale potenziale devi sfruttarlo, come del resto ha fatto domenica (ride ndr). E’ già migliorato molto nella gestione del weekend, diventando molto meno altalenante rispetto all’anno scorso”.

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