Bagnaia, il lupo perde il pelo ma non il vizio (anche) in MotoGP?

Bagnaia, il lupo perde il pelo ma non il vizio (anche) in MotoGP?© Luca Gorini

Pecco è scivolato a Termas, facendoci ricordare gli errori commessi nel 2022. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

03.04.2023 ( Aggiornata il 03.04.2023 17:06 )

La fantastica doppietta portoghese di Bagnaia è stata da noi accolta con grande entusiasmo e premiata a premi voti, ma l'errore commesso a Termas de Rio Hondo non può essere esente da giudizio negativo. La scivolata che lo ha visto uscire dal Gran Premio di Argentina ha ricordato i suoi errori nella MotoGP 2022.

Pecco Bagnaia nella MotoGP 2022: tanti errori ma il titolo di classe

Era il più forte in pista, nella completezza del pacchetto pilota-team-moto. Pecco Bagnaia nel Lenovo Ducati ufficiale ha sfruttato al meglio la fantastica Desmosedici GP22. Malgrado i cinque "zero" stagionali, per il torinese di Chivasso e la formazione di Borgo Panigale è arrivato l'alloro MotoGP.

Chissà quando il box Rosso avrebbe chiuso i giochi senza le scivolate della sua prima punta. Resta un dubbio al quale non sarà possibile rispondere e, tutto sommato, nemmeno è utile provarci. Resta una domanda: lui ha ammesso di aver commesso lo stesso fallo, ma perché è successo?

Bagnaia, la MotoGP 2023 sembra ancora più difficile

A seguito della doppietta centrata a Portimao da Bagnaia, gli espertoni da tastiera hanno scritto: "Benissimo, il mondiale 2023 è finito qui". Magari era finito per loro, non per i piloti e i team, impegnati ogni giorno nel trovare una perfezione che, ci crediate o meno, nella MotoGP non esiste.

Oppure, se esiste, è effimera. Lo dimostra il fortissimo Pecco, numero 1 meritatamente e ieri a terra mentre tentava di recuperare terreno su Marco Bezzecchi. Veder là davanti la sua ex Desmodedici GP22 ha spinto Bagnaia a spingere, ma è finita come sappiamo. E' probabile che, impressione nostra, pure lui si sia accorto come questo campionato sia duro del precedente.

Cicerone e la MotoGP: va bene sbagliare una volta, però...

Marco Tullio Cicerone pontificava, dall'alto del suo Curriculum di avvocato, politico, oratore e filosofo romano. Sì, era capitolino, ma si esprimeva in latino. Una delle sue massime di maggior grida resta il classico (amava la Grecia e relaiva mentalità) Errare Humanum Est, perseverare autem diabolicum.

L'avrete sentita almeno una volta, oppure ve l'hanno detto dopo avervi colti in fallo: poco importa se si abbia la terza media e una Laurea Magistrale - Domini Gradus - chi conosce il seguente motto lo sfodererà appena possibile. Noi lo facciamo con Bagnaia, non per essere severi, ma perché é il numero 1 della MotoGP. Da uno del suo calibro, scivolate in quel frangente e del genere, anche no, perché non è la prima. Speriamo sia l'ultima, ma Davide Tardozzi ha ragione.

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