Dovizioso: "Rischioso superare in MotoGP oggi, non basta frenare più tardi"

Dovizioso: "Rischioso superare in MotoGP oggi, non basta frenare più tardi"

Andrea spiega: "Prima staccavi e poi "giocavi" con la moto, ora non più. Se vorrei correre la Sprint? Solo nelle condizioni di Bagnaia"

01.04.2023 ( Aggiornata il 01.04.2023 12:32 )

“Da fuori non si può sapere”. È sempre stato un mantra di Andrea Dovizioso, ma esistono le eccezioni. Perché anche se il fresco 37enne non frequenta più il paddock MotoGP, conosce bene le dinamiche. Anche ora che gestisce la pista da Cross di Monte Coralli, ruolo che si unisce a quello di Ambassador del progetto bLU cRU Yamaha, riservato ai giovani talenti. Un progetto che ieri l’ha portato al Misano World Circuit, dove non ha disdegnato qualche giro in sella a una R1.

Il suo futuro potrebbe essere, come per Valentino Rossi, tra le auto: a Hockenheim nei giorni scorsi ha provato la BMW M4, possibile viatico per correre il DTM, il campionato tedesco delle vetture da turismo. “Penso, però, che non bastino due test per stare nel gruppo, dato che il livello è alto, e come ho sempre detto a me piace fare le cose nel modo giusto. Mi rende orgoglioso vedere quanto il team (Project 1) ci tenga ad avermi, ma per ora stiamo parlando. Ora penso anche allo 04 Park di Monte Coralli: stiamo rifacendo tutta la collina e vogliamo implementare l’illuminazione. Spero che entro fine maggio sia possibile aprire al pubblico”.

Obiettivo correre solo le gare, parola di Dovizioso

Con tutti questi impegni, segue la MotoGP, il suo Mondiale fino a sette mesi fa?

“E’ palese che gli organizzatori vogliano arrivare a correre solo le gare: i piloti non hanno voce in capitolo, e devono adeguarsi. Il format può anche essere corretto, le difficoltà sono legate alle moto odierne”.

Cosa intende?

“Siamo arrivati a un’evoluzione che porta a un certo tipo di guida, che non consente di ‘giocare’ con la moto come in precedenza, specie durante le lotte corpo a corpo, quindi è più facile che accadano incidenti come quelli di Portimao. Oggi il pilota per superare deve prendersi un rischio, non basta frenare più tardi, e si arriva facilmente al bloccaggio della ruota anteriore, dopo il quale non si può più fare nulla. In sostanza il nuovo format, con le moto di oggi, è complicato da gestire”.

Ha raccontato l’incidente di Marquez… Le sarebbe piaciuto correre la Sprint?

“Se fossi nelle condizioni di Bagnaia (ride ndr)”.

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