Il romagnolo, a capo della SIC58 Squadra Corse, ha dato la sua opinione sulla novità in MotoGP a Portimao, aggiungendo un riferimento al figlio Marco
Nessuno sapeva bene cosa aspettarsi da questa Sprint, la corsa che i piloti MotoGP da quest’anno disputano il sabato e che è lunga la metà dei giri della gara della domenica. A Portimao siamo stati spettatori dell'esordio, che ha regalato spettacolo e una bella lotta che si è chiusa nel segno di Francesco Bagnaia. A commentarla è stato anche Paolo Simoncelli, in Portogallo con la sua SIC58 Squadra Corse in Moto3, con Riccardo Rossi e Kaito Toba.
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Nel comunicato che scrive di suo pugno a fine GP, Paolo Simoncelli ha in primis fatto sapere il suo parere: “Mi è piaciuto lo spirito agguerrito che ho visto nella Sprint”. E ha poi aggiunto una riflessione più profonda e personale sul figlio Marco: “Ne conosco uno che si sarebbe divertito moltissimo, anche se quella volta sportellate e un po’ di enfasi erano considerate manovre eccessive e al limite”. Effettivamente i tempi sono cambiati rispetto a dodici anni fa e oggi, con moto che hanno forme diverse complice l'aerodinamica, lo spettacolo è un po' diverso.
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