MotoGP: allenamento e dieta di Marc Marquez | vita da pilota

MotoGP: allenamento e dieta di Marc Marquez | vita da pilota© Luca Gorini

Fiato, tecnica e lavoro in palestra. Ecco la tabella di marcia dell'otto volte campione del mondo, dedito alla riconquista della top class

02.03.2023 ( Aggiornata il 02.03.2023 10:02 )

Il 2023 di Marc Marquez sarà all'insegna della riconquista del titolo in MotoGP (qui tutte le date), che manca ormai dal 2019. Dopo un calvario durato tre stagioni e quattro operazioni chirurgiche, il campione di Cervera ha dedicato l'intero inverno alla ricerca della corretta preparazione fisica, al fine di farsi trovare completamente pronto al momento del debutto stagionale a Portimao. Recentemente l'otto volte campione del mondo ha toccato la soglia dei 30 anni d'età, evento significativo della longevità del pilota Honda, che si appresta a disputare la sua 15esima stagione in carriera. Le statistiche dello spagnolo sono strabilianti: 8 titoli mondiali, 85 vittorie e 139 podi, numeri che sono destinati ad aumentare. Il palmarès di Marquez e l'indubbia competitività che gli si attribuisce nonostante le problematiche fisiche patite sono figlie non solo dell'immenso talento, ma anche di un'attenzione alla preparazione fisica e mentale sul quale il "93" ha sempre puntato.

Come si allena Marquez 

La carriera dello spagnolo è stata sin da subito caratterizzata da un alto grado di professionalità, sin dai primi attimi in cui ha indossato il casco. Da sempre Marquez ed il suo staff hanno premiato l'aspetto dell'allenamento, andando a stimolare l'agilità e la dinamicità nella guida, fattori che si sono poi rivisti in maniera importante in MotoGP, attraverso una guida divenuta ormai iconica, come iconici sono i suoi salvataggi sulle perdite d'anteriore, il perfetto simbolo della sua agilità e reattività. Lo stesso campione del mondo, in un'intervista di qualche anno fa, ha puntualizzato l'importanza di essersi allenato in tal senso sin da ragazzino: "Ho iniziato a lavorare con un personal trainer quando avevo 11 anni, concentrandomi in particolare sull’elasticità. Quando ti ritrovi nella ghiaia, questo può aiutarti a evitare cadute o, se non riesci a stare in piedi, a evitare almeno infortuni seri quando rotoli giù dalla moto". 

Un allenamento che per certi aspetti ricorda quello degli atleti di arti marziali; un buon judoka, consapevole di dover andar inevitabilmente incontro alle cadute innescate dall'avversario, si allena al fine di imparare a cadere nel miglior modo possibile, in modo da evitare infortuni. Allo stesso modo lo spagnolo si è spesso focalizzato su questa caratteristica, un fattore che in tutta la sua carriera l'ha sicuramente aiutato. Un altro elemento "in comune" con la preparazione degli artisti marziali è l'aspetto della respirazione, sul quale lo spagnolo si è espresso in tal modo: "Per respirare bene la cosa più importante è restare calmo e rilassato. Si deve respirare tra una curva e l’altra, è importante; personalmente mi aiuta a mantenere la concentrazione. Quando sono nervoso faccio tre o quattro lunghe respirazioni, mi fa stare meglio”. Nella MotoGP attuale la respirazione è un fattore cruciale, saper respirare migliora le prestazioni e lo spagnolo ed il suo staff non hanno mai lasciato nulla al caso in tal senso.

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