MotoGP, Alex Marquez: "Parto alla pari con gli altri ducatisti"

MotoGP, Alex Marquez: "Parto alla pari con gli altri ducatisti"© Gresini Racing

Il fratello di Marc passa da RC 213V satellite all'indipendente team Gresini: "Con la Honda soffrivo, sulla Desmosedici il pilota ci mette meno del proprio, i tempi arrivano con facilità"

21.01.2023 13:53

Alex Marquez non sorrideva così da tempo. Giunto al quarto anno da titolare in MotoGP, il catalano ha lasciato Honda, trovando Ducati. Dal satellite LCR all'Indipendente Gresini, il numero 73 respira un'atmosfera rinnovata:"Ho trascorso un inverno di pausa - spiega - perché arrivavo da una stagione veramente sofferta. Però non ho lamentele da porre nei confronti del team LCR, anzi, ognuno di loro ha fatto tutto il possibile per aiutare. Detto ciò, poi ho cambiato: le mie sensazioni sono buone, gli stimoli rinnovati. Mi trovo in un progetto nel quale avere un bel campionato 2023".

Campionato che lo vedrà al via con una fiammante Desmosedici GP: "Ho provato la moto a Valencia - una giornata di test in novembre tenutasi al Ricardo Tormo - individuando su quale area lavorare e di come poter migliorare la mia guida. Poi, mi sono allenato con mio fratello, mantenendo sempre la stessa piacevole atmosfera: siamo rivali, ma professionisti. sappiamo come e cosa dobbiama fare".

Appunto, come vive il rapporto con il più adulto parisangue il ventiseienne di Cervera? In maniera bilanciata, a quanto pare: "Quando siamo in pista, facciamo cose separate - ognuno opera per i propri colori - al di fuori del paddock, lui è il miglior riferimento possibile. Parliamo di Marc, capace di essere veloce quando facciamo cross e giriamo con la moto da flat track. In MotoGP siamo rivali, nella vita quotidiana amiamo stare insieme".

Alex Marquez: "In MotoGP ripartiamo tutti da zero"


Dopo la bellissima presentazione tenutasi a Cervia, è tempo di pensare all'indomani. Alex ha le idee chiare: "All'inizio della stagione ogni pilota parte da zero - giura - idipendentemente dalla moto guidata. Arrivo da anni tribolato con Honda, specialemente il 2022. Ma, come ho detto, si riparte tutti d'accapo. Marc fa parte del gruppo, sebbene abbia in tasca qualcosa come 8 titoli del mondo. Non mi sento meglio o peggio di lui, semplicemente so dove posso migliorare, so anche dove lui debba migliorare".

Di seguito, Marquez torna sul "veicolo" tanto piaciutogli a Cheste: "La Desmosedici provata a Valencia non aveva posizione in sella ed ergomia a me dedicate, perciò ho faticato un po'.La posizione e altri dettagli erano diversi da quanto avuto sulla RC 213V, però dopo il primo run già mi sentivo a mio agio con la Ducati. Pensate che, malgrado non mi sentissi bene, i tempi sul giro sono arrivati con facilità. Ciò è grandioso. Ho apprezzato parecchio il propulsore e di come arrivi la potenza. Era facile guidare, sicché non posso fare altro che andare avanti nel lavoro, adattandomi il più possibile e imparare dagli altri ducatisti, che hanno già imparato molto da questo modello".

Infine, il bilancio attuale. Perché le Case europee battono le nipponiche? Ecco il pensiero: "Le Case europee godono di vantaggi se comparate alle rivali giapponesi. Ciò non è dato dalla presenza delle fabbriche nel Vecchio Continente, bensì per una più efficace mentalità. Ducati ha fatto cose diverse, diventando il riferimento della categoria. Mi trovo in un posto grandioso, qui il pilota ci deve mettere meno del proprio. Io e gli altri ducatisti partiremo alla pari coi relativi vantaggi, vedremo come andrà".

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