Corrado Cecchinello rivela le mosse che l’organizzazione del motomondiale vuol attuare sul fronte E-fuel: “Benzina sempre più sostenibile dal 2024”
Si sta parlando da diverso tempo dell’arrivo dei carburanti sintetici e tutti stanno cercando di sviluppare le proprie moto tenendo conto di questa evoluzione. Una sfida al quanto complicata per gli addetti ai lavori come gli ingegneri che dovranno costruire un prototipo che sia performante anche con questo tipo di “benzina sintetica”.
KTM e l'accordo con Mobil1
Nei giorni scorsi già la KTM si è mossa in questo senso. Infatti la casa austriaca ha siglato un accordo con Mobil1, storica fabbrica di lubrificanti e carburanti, che vede le due realtà collaborare per cercare di primeggiare in questo campo.
Inoltre anche la Honda e Marquez si sono mossi in questa direzione. Il campione di Cervera a Novembre hanno fatto qualche giro in sella alla moto spinta dal solo uso del carburante sintetico, sviluppato da Repsol, per la prima volta. "Nel serbatoio della Honda RC213V-S di Marc Marquez è stato utilizzato un biocarburante avanzato che ha garantito al pilota del Repsol Honda Team le stesse prestazioni ottenute con un carburante tradizionale." Queste le info che il team da dopo il test.
La domanda è più che lecita. Spieghiamo il perché: dal 2022 le moto che corrono del circus del motomondiale dovranno bruciare progressivamente negli anni sempre meno benzina, e sempre più carburante sostenibile, fino ad arrivare ad usare al 100% il cosiddetto e-fuel entro il 2027.
Per entrare meglio nel dettaglio ci avvaliamo delle parole del Direttore Tecnologico MotoGP Corrado Cecchinello.
"Cìò che prescrive il regolamento è che dal 2024 il 40% del carburante sia di origine non fossile, (soluzione che, anzi, personalmente penso sarà prevalente, ma ciò non sarà noto) – dichiara a GPone - Il suddetto requisito viene tradotto in termini misurabili richiedendo che la frazione dell'isotopo 14 del carbonio sia superiore al 40% del contenuto totale di carbonio.”
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