MotoGP, com’è cambiata la Yamaha M1 in dieci anni

MotoGP, com’è cambiata la Yamaha M1 in dieci anni

Dal prototipo dei tempi di Valentino Rossi e Lorenzo alla moto di Quartararo e Morbidelli

18.01.2023 ( Aggiornata il 18.01.2023 14:06 )

Il 17 gennaio scorso è stata presentata la nuova M1 che prenderà parte alla stagione 2023. Facendo un tuffo nel passato mettiamo vicino le due moto Yamaha confrontandole, visivamente, e poi entrando sotto la carena.

Yamaha M1: evoluta ma non troppo


L’attacco del 2013 era composto da Jorge Lorenzo, attuale campione del mondo in carica, e Valentino Rossi, che ritornò in Yamaha dopo la parentesi non felice in Ducati. Questo è anche l’anno in cui l'azienda giapponese adotta lo slogan “Revs Your Heart”. Per quanto riguarda la moto è caratterizzata da un telaio in alluminio con geometria multi-regolabile dello sterzo. Il peso cresce, di poco, passa da 157 kg a 160 kg (limite regolamentare). Un motore quattro cilindri in linea con albero a croce e una potenza, vociferata, che si aggira intorno ai 240 CV.

Per la stagione 2013 le novità stilistiche della M1 sono diverse. La moto si presenta con una colorazione leggermente diversa dal 2012, sempre però con lo schema di colori blu, nero e bianco. Entra anche l’argento lucido con una striscia laterale. Per la prima volta troviamo il logo dello sponsor Monster Energy che inizia solo quest’anno la sua collaborazione con il team. L’aerodinamica rimane ancora un campo da scoprire. Vedremo le prime “alette” solo nel 2016.

Come è cambiata la M1 dal 2013 al 2023: il confronto


Scopriamo come si è evoluta la moto Yamaha in questo periodo, arrivando fino a quella da poco presentata.

Carena e aerodinamica. Tralasciamo gli ovvi cambiamenti di livrea che hanno visto alternarsi, o cambiare al massimo tonalità, e non alterarsi, nei soliti colori blu, nero e bianco. Per quanto riguarda invece la parte funzionale nella M1 del 2013, della carena, sotto lo schema di colori, vediamo una poca sviluppata aerodinamica che non è ai livelli odierni. Solo semmai una conformazione che vede la moto molto snella così da diminuire per quanto possibile il drag – coefficiente di resistenza aerodinamica. Invece nella M1 2023 l’uso dell’aria è stato sviluppato così garantendo maggiore velocità e aderenza in curva, e migliorando la trazione in uscita curva limitando l’intervento dell’anti-wheeling. Si notano le alette, introdotte nel 2016, che sono posizionate appena sotto il cupolino insieme a dei convogliatori nella parte bassa laterale della carena. Chiude il tutto un cupolino inclinato maggiormente, che protegge molto di più il pilota in rettilineo.

Caratteristiche tecniche

Telaio sempre in alluminio sia per la versione 2013 che per quella odierna, cambia però la rigidità. Nella nuova M1 la lega è più o meno spessa nelle sezioni dove si necessità più o meno elasticità. Si evolve anche il forcellone che a seconda delle necessità diventa in carbonio, in luogo dell’alluminio. Il codone assume una maggiore rilevanza nel prototipo. Si passa da un finissimo e poco accennato codino a quello più grande e funzionale codone che migliora l’avanzamento aerodinamico. Il motore rimane sempre il quattro cilindri in linea, in perfetto stile giapponese evolvendosi nello sviluppo. Dalla vecchia versione del 2013 a quella di oggi c’è un gap di potenza che dovrebbe essere nell’ordine dei 30/40 CV. Negli anni si abbassa anche il regime giri motore in cui si erogano il massimo dei cavalli, dai 18.000 giri/min dell’era post anni ’10, ai 16.500 giri/min.

Elettronica.

Altro punto cruciale nell’evoluzione della moto in questi anni è la parte “nervosa”. Infatti dal 2013 l’elettronica ha fatto passi da gigante, anche dovuta alla maggiore e brutale erogazione del motore. Oggi si gioca molto con questo aspetto grazie alle moltitudini mappe e modifiche che si possono applicare alla M1. L’elettronica viene usata in modo differente dai primi anni dieci. Sono stati introdotti sistemi come il software unico nel 2016. Inoltre c’è anche la possibilità di impostare mappe specifiche per ogni singola curva, cosa che in passato non accadeva.

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