MotoGP: Luca Marini alla ricerca del salto di qualità... e del podio

MotoGP: Luca Marini alla ricerca del salto di qualità... e del podio© Luca Gorini

Durante la stagione 2022 il pilota del Team Mooney VR46 più volte è stato ad un passo dal podio, obiettivo alla portata in vista dell'imminente campionato 

13.01.2023 ( Aggiornata il 13.01.2023 17:14 )

Luca Marini si presenta ai nastri di partenza della stagione 2023 con un carico di ambizioni e aspettative legittimamente alto, figlio di un campionato 2022 in cui ha dimostrato e messo in atto una crescita tanto tecnica quanto mentale, tale da far alzare le sue quotazioni all'interno del paddock. Dopo una prima fase in cui ha sofferto l'ottimo inizio del compagno di squadra, nonché rookie dell'anno, Marco bezzecchi, il 25enne italiano è riuscito a trovare la via della competitività, una strada che non sembrava così facilmente percorribile a distanza di un anno dal suo debutto in top class, considerati anche i pochi risultati ottenuti. In tal senso la gara del Mugello ha dato una scossa importante, iniettando una forte dose di consapevolezza non solo al pilota ma anche al suo intorno.

Un inizio di 2022 in salita, poi la consapevolezza


I due quarti posti colti in Austria e a Misano rappresentano al momento il miglior piazzamento di Marini in MotoGP, risultati arrivati nell'arco di un percorso di crescita fatto di autocritica, lucidità e approccio analitico (nel box ed in pista). Tutte caratteristiche che fanno di Marini un pilota estremamente intelligente ma, di contro, leggermente meno avvezzo a compiere il passo più lungo della gamba, peculiarità talvolta controproducente. Lavorando attentamente su se stesso, il fratello di Valentino Rossi ha lentamente migliorato il suo tallone d'achille principale, il ritmo gara, dimostrandosi, al contrario, particolarmente propenso alla qualifica e al giro secco; abilità quest'ultima, per la verità già vista durante la stagione da rookie. 

Come detto, nella prima fase di stagione 2022 non sono mancate le difficoltà e le critiche, non solo per un periodo avaro di risultati di rilievo, ma anche per il confronto con l'allora rookie e compagno di squadra Marco Bezzecchi. Avendo sin da subito mostrato di riuscire a guidare bene la Ducati nonostante fosse alle primissime esperienze in top class, il 25enne riminese ha vinto il paragone con Marini, sia in termini di risultati che di velocità. Cosi facendo ha riaperto un dibattito già introdotto nel 2021, circe le reali chance di Marini di poter essere un protagonista della classe regina.

Il podio il prima possibile, per poi puntare in alto


Nella seconda parte dello scorso campionato Marini ha saputo reagire dimostrando di essere ad un passo dagli obiettivi da sempre dichiarati: lottare per le zone di vertice della classifica e conquistare il primo podio in carriera. Quest'ultimo aspetto si presenterà come il leitmotiv delle prime gare di stagione; lo stesso Marini ha dichiarato di aspettarsi di salire sul podio il prima possibile, puntando successivamente anche ad una vittoria. Due obiettivi realizzabili e per ciò che riguarda il podio anche in tempi relativamente brevi.

Per far ciò saranno necessarie la consapevolezza e la velocità mostrate nell'ultimo test finora disputato, a novembre in quel di Valencia, dove Marini ha chiuso la sessione con il miglior tempo. Sebbene le premesse siano decisamente buone, non mancano gli aspetti taglienti dell'altra faccia della medaglia, in primis la pressione di dover raggiungere questi risultati. Nel caso in cui il 25enne di Urbino dovesse replicare la scorsa stagione in quanto a risultati, la sua permanenza in Ducati potrebbe essere messa in discussione, per una delle selle più ambite dell'intero schieramento.

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