Jorge Lorenzo e la situazione tasse: “Credevano di aver trovato un capro espiatorio”

Jorge Lorenzo e la situazione tasse: “Credevano di aver trovato un capro espiatorio”

La faccenda del cinque volte campione del mondo contro il fisco sembra essere giunta alla conclusione, ma c’è una vittima

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09.01.2023 15:54

È iniziato tutto diverso tempo fa quando Jorge Lorenzo è stato accusato di evasione delle tasse. Solo pochi giorni fa è arrivata la comunicazione che lo spagnolo aveva ragione riguardo alle presunte accuse riguardanti il 2016 del fisco. Lorenzo commenta con un post sui social tutto quello che gli è successo negli ultimi anni.

 
 
 
 
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Jorge: “Ne ha risentito anche la mia carriera”

La prima accusa di evasione risale al 2013 e lui era ancora nel circus del motomondiale, poi quella più recente è stata nel 2016 che si è conclusa pochi giorni fa. Avere questi problemi extra sportivi non gli ha fatto dormire sogni tranquilli e di conseguenza conciliare anche la vita professionale non è stata una cosa sempilicissima. “Ho sofferto molto in questi cinque anni e mezzo. Da professionista, ho sempre cercato di rimanere concentrato sulle corse isolandomi dal rumore di terzi. Devo però riconoscere che la pressione e l'angoscia che mi hanno generato questa persecuzione ingiusta e contorta ha finito per influire sulla mia vita personale e professionale. Sono arrivati a sconfiggermi emotivamente. Quello che gli altri concorrenti non hanno potuto.”

Lorenzo continua così nel comunicato pubblicato sul suo profilo social: “Un anno e mezzo fa, alla fine di giugno 2021, già ritirato dalla competizione, finalmente ho visto la luce. Il Tribunale economico amministrativo centrale ha dato ragione al mio avvocato per gli anni 2013, 2014 e 2015. Una decisione decisa annullò le liquidazioni che mi avevano indebitamente girato. E naturalmente mi hanno restituito i soldi che avevo anticipato. Ora, non c'è mai stato alcun tipo di riparazione del danno causato. Nessun risarcimento danni. Nessuna scusa, pubblica o privata, lettera o chiamata. Niente, niente.
Solo un mese fa, una nuova pronuncia, questa volta del Tribunale economico amministrativo regionale della Catalogna, mi ha dato nuovamente ragione nel 2016. Spero che questo incubo finisca.
Le tasse sono necessarie e se il denaro è ben gestito dall'amministrazione (che non sempre è il caso), contribuire è qualcosa di cui si va orgogliosi. Ma ciò che è anche innegabile è che le tasse vanno pagate ovunque si viva. Hanno iniziato una caccia alle streghe e hanno creduto di aver trovato un capro espiatorio. Si sono sbagliati. Basta, nessuno mi restituirà le notti insonni e la pace di cui avevo bisogno per concentrarmi sui circuiti.”

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