Dentro o fuori: MotoGP 2023 decisiva per Nakagami

Dentro o fuori: MotoGP 2023 decisiva per Nakagami© Luca Gorini

Il giapponese Takaaki ha mantenuto salvo il posto nella classe regina ma, se vuole rimanerci ancora, dovrà salire sul podio almeno una volta da Portimao a Valencia. Altrimenti, Honda potrebbe impiegarlo come tester o dirottarlo in SBK

05.01.2023 ( Aggiornata il 05.01.2023 14:50 )

Takaaki Nakagami, ovvero, l'unico pilota giapponese iscritto nella lista privilegiata della MotoGP. Il nativo di Chiba compirà 31 anni il prossimo 9 febbraio, ed è pronto ad affrontare la personale quindicesima stagione iridata nelle vesti di scelta titolare. Il 2023 sarà per lui un anno decisivo, perché gli si prospetta un (quasi) "tutto o niente" che ne deciderà le sorti di carriera. Prima di leggere l'articolo, sappiate che egli stesso ha una sola e chiara intenzione.

Nakagami, due vittorie e 14 podi mondiali, ma non in MotoGP

Di poche parole però molto disponibile, affabile e affidabile, impegnato al massimo, non sempre al top. Ecco la descrizione sommaria di Nakagami, nippo ormai più che esperto della griglia mondiale. Dal debutto in pianta stabile datato inizio 2008 all'ultimo Gran Premio disputato a Valencia nel 2022, Takaaki ha collezionato 220 presenze, inclusa la wild card 125 di Suzuka 2007.

I risultati? A dire il vero discreti, cioè, una via di mezzo tra buoni e non buoni. Il primo podio calcato risale alla Moto2 edizione 2013, completata insieme al team Italtrans: quell'anno arrivarono cinque gradini di tappa, con l'ottava posizione finale. Sesto e meglio nel 2016, per mezzo della vittoria colta ad Assen. Il team Asia ne condivise il successo, come fece l'anno successivo.

Proprio il dipartimento spinto dalla potente Idemitsu portò il connazionale in MotoGP, dove figura tutt'oggi. Sempre a difendere la bandiera Honda, seguito con attenzione dalla HRC, del numero 30 si raccontano poche faville. Ottimi diversi quarti e quinti posti centrati in alcuni Gran Premi, mai però una coppa alzata al cielo. 

Taakaki e il gigante HRC

Nazionalità, idioma e mentalità, oltre a una buona manetta destra. Questi gli ingredienti, in aggiunta a dosi di impegno mica da ridere, fanno di Nakagami un apprezzato collaudatore per conto della Honda Racing Corporation, ossia, il reparto corse più potente del mondo.

A dirla meglio, il ruolo ufficiale di Takaaki è fare il pilota, non il tester. Vero, ma a Tokyo avevano pensato di "toglierlo" dalla griglia, utilizzandolo per le prove di sviluppo. Operazione mancata e buon per lui, per due principali motivi: Ai Ogura ha rinunciato al salto dalla Moto2 alla classe regina, al campionato serviva un nippo di riferimento.

Comunque, onestamente parlando, il pilota dagli occhi a mandorla merita una ulteriore chance iridata, da spendere ancora nel fantastico LCR, formazione satellite capitanata da Lucio Cecchinello. Il collegamento tra la squadra e gli ingegneri dell'Ala dorata è diretto, perciò una pedina del genere, esperta, a volte veloce e sempre sul pezzo, è comunque preziosa e da sfruttare.

Nakagami In o Out nel 2024? La risposta nella prossima pagina

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