MotoGP: da Valencia a Valencia, il ritiro di Rossi ed il match point di Bagnaia

L'attesa cresce sempre più per l'ultimo appuntamento stagionale di Valencia, che rappresenta la gara decisiva per il titolo. Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo sono divisi da 23 punti in favore del piemontese che in Spagna è il naturale favorito per l'epilogo dei giochi iridati. Per il 25enne italiano sarà sufficiente concludere al 13esimo posto o anche terminare fuori dalla zona punti e sperare che Quartararo non vinca per laurearsi campione del mondo. Uno scenario che, al di fuori di ogni comprensibile scaramanzia, è decisamente attuabile.

Insomma, tutto sembra apparecchiato per il ritorno al vertice mondiale di un pilota italiano, a distanza di 13 anni dall'ultima volta (e 50 anni dopo il binomio tutto italiano Agostini ed MV), quando Valentino Rossi vinse nel 2009 il suo nono e ultimo titolo. Proprio a Valencia un anno fa il "Dottore" appendeva il casco al chiodo, su quella che è stata la pista meno amata da Rossi, che sul circuito Ricardo Tormo ha perso due campionati. 

Rossi torna a Valencia a distanza di un anno dall'addio alle corse

In occasione dell'ultimo GP di Valencia, il nove volte iridato sarà ai box per tifare e sostenere Pecco Bagnaia, vicino al suo primo titolo in top class. Un momento importante per il motociclismo italiano, in quello che assomiglia tanto ad un passaggio di consegne tra colui che è stato l'ultimo pilota tricolore a vincere in MotoGP e colui che si appresta a prenderne l'eredità. Investitura che ha mosso il primo passo proprio nella gara di Valencia 2021, quando, in occasione dell'ultima gara della carriera di Valentino, Pecco vinse indossando uno dei caschi più iconici del "dottore", omaggiandolo a fine gara. Rossi torna dunque nel paddock della MotoGP dopo esserci stato in occasione del GP del Mugello, e lo fa sulla pista che gli evoca amari ricordi.

Nel 2006 perse il titolo in favore di Nicky Hayden, in un campionato che per certi versi ricorda molto quello di Bagnaia di quest'anno; Rossi infatti recuperò più di 50 punti di svantaggio e arrivò a Valencia con 8 lunghezze di vantaggio. Tuttavia, una caduta nei primissimi giri di gara consegnò il titolo all'americano. Anche nel GP di Valencia del 2015 Rossi perse il titolo nei confronti di Lorenzo, in una gara in cui nulla valse la rimonta dell'allora pilota Yamaha dall'ultima alla quarta posizione. 

Da Valencia 2021 a Valencia 2022: l'evoluzione e lo status di Bagnaia

Sono tante le cose che sono cambiate nell'arco di un anno. In primis il fatto che al via della gara di Valencia del 2021 lo schieramento di partenza contava per l'ultima volta dopo 25 anni la sua icona più grande, Valentino Rossi. Come detto, la corsa fu vinta da Bagnaia, al quarto trionfo nelle ultime sei gare: un exploit per certi aspetti sorprendente, per altri fortemente atteso. La vittoria d'autorità di Pecco sancì la consacrazione di un pilota indicato da molti come il favorito al titolo per la stagione 2022.

Sebbene la stagione attuale sia stata a dir poco tribolata, il piemontese arriva al GP di Valencia con un solidissimo match point. Nel corso della stagione Bagnaia ha raccolto sette vittorie e ha di conseguenza "ampliato" il suo status di top rider, un fattore non così tangibile dopo il GP di Valencia 2021, bensì cresciuto durante l'anno, insieme alla consapevolezza di essere davanti ad un pilota finalmente maturato nella guida e nella testa. Sul Ricardo Tormo, all'ultimo atto della stagione 2022, Bagnaia potrà conquistare il suo secondo titolo in carriera, il primo in top class. Il tutto sotto gli occhi di Valentino Rossi, che lo ha fortemente voluto nella sua VR46 Academy, lo stesso Rossi che a fine 2020 lasciò la M1 del team ufficiale nelle mani di Fabio Quartararo, campione del mondo in carica e rivale per il titolo di Pecco nell'ultimo attesissimo week-end stagionale.

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