MotoGP Malesia, Bagnaia: "Non sento pressione, so che tutto può decidersi a Valencia"

MotoGP Malesia, Bagnaia: "Non sento pressione, so che tutto può decidersi a Valencia"© Luca Gorini

"Nel 2018 qui ero più teso, perchè più vicino all'obiettivo. Motivazione cresciuta gara dopo gara, ora c'è da finire il lavoro"

20.10.2022 ( Aggiornata il 20.10.2022 12:12 )

Sulla scia di Rossi, Stoner ed Agostini. Pecco Bagnaia arriva a Sepang con la possibilità di seguire le orme di tre grandi campioni, potendo riportare un binomio tutto italiano sul tetto del mondo 50 anni dopo l’ultima volta, – Ago e MV nel 1972 – restituire all’Italia il titolo piloti 13 anni dopo l’ultima affermazione di Valentino Rossi e consegnare a Ducati il suo secondo titolo piloti in MotoGP. Insomma, un peso non indifferente, al quale Pecco giustamente cerca di non pensare, potendo contare sull’esperienza maturata nel 2018, quando proprio a Sepang conquisto il titolo in Moto2.
 
“In questo momento non sento la pressione – apre Pecco – tanto che la sentivo di più nel 2018: in quella occasione sono arrivato qui con 38 punti di vantaggio, quindi sentivo di poter davvero vincere, mentre ora ho già accettato il fatto che il titolo possa essere assegnato a Valencia. Sto cercando quindi di viverla come va vissuta, restando sereno: so che lavorando bene posso stare davanti, poi tutto verrà di conseguenza”.
 
Tanti piloti hanno detto che qui a Sepang hai una grande occasione. Che ne pensi?
 
“So di poter andare molto forte, ma ricordiamoci che qui nel 2019 ha fatto la pole Quartararo e vinto Vinales. Abbiamo due rettilinei dove fare la differenza, ed in generale il potenziale della moto è alto, ma sarà importante la scelta delle gomme in relazione alle condizioni. A chiudere i giochi voglio pensare il meno possibile”.
 
Come hai vissuto la tua rimonta? Sei stato criticato più volte
 
“Sono abbastanza abituato alle critiche, dato che le ricevo anche quando vinco. In ogni caso mi sono sempre sentito bene, acquisendo motivazione gara dopo gara, il che credo mi abbia aiutato a concentrarmi sull’obiettivo. Sono felice di essere arrivato sino qui, ma ora c’è da completare il lavoro, che forse è la cosa più difficile”.
 
Perché secondo te ricevi queste critiche?
 
“Non lo so sinceramente, ma ho capito che non devo dimostrare nulla. Le critiche costruttive sono ben accette, ma quelle gratuite è meglio non ascoltarle. Il discorso che sono davanti perché vi sono 8 Ducati ad esempio non regge, dato che le gare le ho vinte da solo, ed il potenziale che io ed il team abbiamo dimostrato credo sia davvero alto”.

Bagnaia: "Portimao, Silverstone a Aragon i momenti più importanti della stagione"

Quali sono stati i momenti più importanti della tua stagione?
 
“Il miglioramento più grande dal punto di vista tecnico lo abbiamo fatto a Portimao, tanto che da Jerez in poi tutto è stato a posto, ed abbiamo solo dovuto lavorare sui dettagli. Dal punto di vista motivazionale è stata importante la vittoria di Silverstone, arrivata nonostante non fossi il più veloce. Poi ovviamente c’è Aragon, dove ho recuperato tanti punti a Fabio”.
 
Pensi che Fabio non ci creda più?
 
“Proverà in tutti i modi a recuperare, com’è giusto che sia. Lo abbiamo visto in Australia: è caduto per cercare di risalire. Ha dato una dimostrazione di forza, dato che vale più rischiare per recuperare che restare 15° senza spingere”.
 
Che gara pensi di poter impostare?
 
“Proverò a vincere, spingerò per raggiungere questo obiettivo. Potrebbe piovere sabato e domenica: ovviamente spero nell’asciutto, sia perché sono più forte sia perché è meno facile commettere errori”.
 
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