MotoGP: Quartararo e la maledizione delle ultime sei gare di campionato

Non è un momento facile quello attuale per Fabio Quartararo. Rallentato da una M1 in difficoltà, il francese ha visto gara dopo gara il suo vantaggio in campionato su Pecco Bagnaia ridursi sino ad azzerarsi, tanto da dover ora – con due gare da disputare – inseguire a 14 punti di distanza.
 
Come detto sono tanti i fattori che non giocano a favore del campione del mondo in carica nella corsa al titolo, dall’imponenza del plotone Ducati al complicato stato mentale attuale di Fabio, il quale deve fare i conti anche con una statistica piuttosto negativa.
 
Controllando l’andamento delle sue ultime tre stagioni infatti emerge chiaramente come Quartararo non sia mai riuscito a conquistare la vittoria in una delle ultime sei gare della stagione. La “maledizione” è iniziata nel 2020, quando ad un favoloso inizio di stagione è corrisposto un calo disarmante nel finale, tanto che nelle ultime sei il miglior risultato ottenuto è stato l’8° posto nel GP di Teruel, con conseguente scivolamento in classifica generale sino all’ottava posizione.

Copione che non cambia 

Meglio è andata l’anno successivo, anno del primo alloro in classe regina, dove il francese ha dovuto fare i conti con il tentativo di rimonta di Pecco Bagnaia, riuscendo però ad arginarlo anche grazie ai due podi ottenuti a Misano 1 ed Austin, preludi della conquista del titolo avvenuta nel GP successivo.
 
Stesso copione finora in questa stagione, a conferma che questa tendenza possa essere più di un caso. Dopo aver ottenuto in stagione 7 podi totali infatti il francese – che ha ancora a disposizione due gare come detto – sta concludendo la sua stagione in calando, tanto che da Aragon – sest’ultima gara dell’anno – ad oggi non è arrivato nemmeno un podio, con soli 8 punti guadagnati in quattro gare.
 
Un trend che sottolinea come il finale di stagione, con il conseguente aumento di pressione e di peso specifico per quanto concerne i punti in palio, continui ad essere un problema non da poco per Fabio: che sia questo l’ultimo passo in avanti da compiere per diventare il pilota perfetto? Forse, ma ora c’è un mondiale da inseguire sino all’ultima bandiera a scacchi.

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