MotoGP, la Clinica Mobile conferma l'addio: "Colti di sorpresa, cercheremo nuove sfide"

MotoGP, la Clinica Mobile conferma l'addio: "Colti di sorpresa, cercheremo nuove sfide"

Il Dottor Zasa: "La cosa mi rattrista, ma è l'occasione per riflettere su quanto di buono fatto in questi anni"

14.10.2022 ( Aggiornata il 14.10.2022 12:21 )

Ora è davvero ufficiale. Nel 2023 la Clinica Mobile non sarà presente nel paddock della MotoGP, come confermato questa mattina dalla stessa struttura. “Una decisione che ci ha colti di sorpresa – si legge nel comunicato -  e a cui, forse, non eravamo preparati. Ma come si può essere pronti a lasciare quello che si ama e che ci appassiona?”.
 
Già, non è facile lasciare un lavoro quando questo ti entra – positivamente parlando – nelle vene, e diviene un po’ la tua ragione di vita, come sostenere e curare i piloti lo è stata per tutti coloro che in questi anni hanno lavorato all’interno della clinica.
 
“Dalla sua fondazione negli anni Settanta – prosegue il comunicato - la Clinica Mobile è sempre stata un punto di riferimento importante per i piloti e per gli addetti ai lavori. Il paddock deve moltissimo a Claudio Marcello Costa perché è grazie alla sua “casa degli eroi del mondo mitologico del motociclismo” se oggi i circuiti internazionali hanno raggiunto elevati standard di sicurezza e sono adeguatamente attrezzati per effettuare il primo soccorso in pista. Clinica Mobile continuerà ad esistere e a cercare nuove sfide. Nel frattempo, affrontiamo queste ultime tappe del campionato con molta emozione e già con un pizzico di nostalgia. 

Zasa: “Con rammarico prendo atto della decisione dell’organizzatore”

Come risaputo, a succedere in questi anni al mitico Claudio Costa era stato Michele Zasa, al quale tocca dunque riassumere i saluti finali – al paddock della MotoGP - di tutto il mondo Clinica Mobile.
 
“Dal prossimo anno, purtroppo, non saremo più presenti con la struttura attuale nel Campionato del Mondo di MotoGP. Questo ovviamente mi rattrista ma - sottolinea Zasa - allo stesso tempo, rappresenta l’occasione per riflettere su quanto di buono abbiamo fatto in questi ultimi anni in cui sono succeduto al Dottor Costa nella gestione della Clinica Mobile. Sono stati anni difficili, complicati per mille ragioni, non ultime le problematiche logistiche che sono state ancora più importanti nei due anni di Covid”.
 
Prosegue nel suo racconto Zasa, non dimenticando le difficoltà superate, e nemmeno gli sforzi profusi per essere sempre pronti ad aiutare i piloti ed in generale tutti gli abitanti del microcosmo paddock. 
 
“Nonostante questo, guardandomi indietro, ritengo di aver fatto un buon lavoro, portando avanti gli insegnamenti del Dottor Costa e il principio fondamentale della disponibilità nell’essere costantemente al fianco dei piloti, e cercando inoltre di dare un’impronta moderna a questa istituzione creata quasi 50 anni fa. Con rammarico abbiamo preso atto della volontà dell'organizzatore di percorrere una strada diversa in un periodo di trasformazione”.
 
Non resta ora che aspettare il prossimo anno, per capire se la scelta di mettere alla porta una istituzione come la Clinica Mobile sia stata intelligente o, purtroppo, una scelta meramente economica.

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