MotoGP Australia, Vinales: "SSP300 categoria inutile, il problema sono le moto"

MotoGP Australia, Vinales: "SSP300 categoria inutile, il problema sono le moto"© Luca Gorini

Maverick duro: "Pesano come una MotoGP, con poca potenza e freni scadenti. Non emerge il talento, piloti più lenti di 2 secondi stanno con i primi"

13.10.2022 ( Aggiornata il 13.10.2022 10:50 )

Il fine settimana australiano di Maverick Vinales sta per iniziare, ma per lo spagnolo è impossibile non pensare per un momento al passato. In particolare a quanto accaduto lo scorso weekend a Portiamo, con la morte di Victor Steeman che ha succeduto – ad un anno di distanza – quella di Dean Berta Vinales, cugino di Maverick.
 
“Ho sempre avuto la stessa opinione sulla Supersport 300 – apre Vinales - già prima che accadesse quello che è accaduto a Dean: è inutile per un pilota, non impari nulla. Penso che vi siano piloti talentuosi, coinvolti però in gare dove vince chi ha la moto più veloce di due chilometri orari, cosa che non richiede nessun talento".
 
Lo spagnolo ripensa al suo passato, dove tutto era molto diverso, ad iniziare dalle moto con le quali i giovani piloti venivano formati.
 
“Quando ero un ragazzino guidavo la 125, con la quale o avevi talento o non vincevi, ed eri impossibilitato a seguire i piloti più veloci di te. Ricordo che quando ho provato a farlo, al debutto nel mondiale, ho subito rimediato un highside, così ho imparato la lezione. E’ un discorso che riguarda anche la Moto3, dove c’è qualche talento ma il gruppo è sempre compatto, cosa che in passato non succedeva, perché il talento contava di più”.

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Tornando alle 300 Maverick prosegue la sua spiegazione, non lasciando spazio a dubbi circa il suo pensiero.
 
“Le moto sono 160 chili e vanno piano, così tutti e tre i piloti sono sempre insieme. Di conseguenza è chiaro, se qualcuno cade davanti è quasi impossibile evitarlo. Il problema non è l’età dei piloti, dato che io a 14 anni guidavo la 125 e non è mai successo nulla, bensì le moto. Poca potenza, peso come una MotoGP, freni scadenti, forcellone da strada".
 
Infine il portacolori Aprilia svela un retroscena molto triste, legato al cugino Dean, prima vittima come detto della categoria.
 
“Ho provato la 300: è una moto facile, con la quale un pilota più seguirne un altro anche se è più lento di due secondi. Avevo detto alla mia famiglia che la SSP300 non era la categoria giusta per Dean, che non aveva senso che ci corresse, ma le cose sono andate come sappiamo. Le moto non sono nemmeno delle moto da gara, questo è quanto”.
 
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