MotoGP Australia, Quartararo: "Staccato la spina dopo Buriram, mi ha fatto bene"

MotoGP Australia, Quartararo: "Staccato la spina dopo Buriram, mi ha fatto bene"© Luca Gorini

Fabio spiega: "Ho preso una pausa dai social anche per questo. Phillip Island pista favorevole? Quando lo diciamo le cose vanno male"

13.10.2022 09:53

Voltare pagina, subito. E’ questo il dogma del Fabio Quartarato versione Phillip Island, reduce da un fine settimana – quello di Buriram – da dimenticare, dopo il quale più che analizzare quanto accaduto è stato necessario staccare la spina.
 
“Non posso dire che sia andato tutto bene recentemente, del resto a Buriram mi aspettavo una gara migliore e di conseguenza sono un po’ frustrato, ma ora serve guardare avanti. In questi giorni sono stato a Sidney con gli amici, parlando di tutto tranne che di moto. Ho preso una pausa dai social anche per questo, volevo godermi quel tempo senza stare al telefono, che ho usato solo per sentire i miei genitori: mia mamma mi ha chiesto delle foto, ma non ne avevo fatta neanche una”.
Cosa possiamo attenderci da te in Australia?
 “E’ una delle mie piste preferite, in primis per il luogo, anche se nel 2019 ho avuto prima un piccolo infortunio durante le prove e poi una caduta dopo due curve in gara. Non ho quindi molta esperienza, ma non vedo l’ora di riprovarci: ci sono tante curve veloci e bellissime, che rendono il tracciato tra i più amati”.

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Ti preoccupa una gara bagnata?
 
“No. Quest’anno sono stato spesso veloce sul bagnato, sentendomi bene. A Buriram abbiamo commesso un errore, ma sappiamo qual è stato quindi se pioverà ci faremo trovare pronti”.
 
Pensi che questo tracciato sia il migliore per te e la Yamaha da qui a fine anno?
 
“Non saprei. Barcellona e Mugello dovevano essere due piste sfavorevoli, ma ho raccolto 45 punti, mentre su alcune piste favorevoli ho raccolto molto meno del previsto, quindi è tutto da vedere”.
 
Cosa pensi della lotta al titolo? Ci pensi?
 
“Devo farlo, ma al contempo voglio affrontare una gara dopo l’altra, del resto è quasi come se fossimo all’inizio del campionato. In 5 siamo in corsa matematicamente parlando, quindi serve ragionare step by step”.
 
L’esperienza maturata negli ultimi due anni pensi possa aiutarti?
 
“Penso di sì. Nel 2020 ero veloce ma tendevo troppo a guardare il mio primo rivale in campionato, sapendo di dover andare sempre forte: un qualcosa che mi ha insegnato tanto in vista del 2021, dove ho vinto. Ora servirà usare queste esperienze a mio favore”.

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