MotoGP, che peso hanno i social network sui piloti?

MotoGP, che peso hanno i social network sui piloti?© Luca Gorini

I piloti odierni devono fare i conti con questi nuovi strumenti, che possono essere un’arma a doppio taglio. Lo è per i comuni mortali, figuriamoci per loro

10.10.2022 16:50

Quasi tutti, ormai, abbiamo almeno un profilo sui social network, che sia Facebook, Twitter o Instagram, o anche i più moderni Twich e Tik Tok. Il mondo virtuale ormai va a braccetto con quello reale, è un’evasione dalla vita quotidiana, che però a seconda di come lo si usa può essere positivo o meno. I personaggi pubblici, sportivi inclusi, sono muniti quasi tutti di un profilo social attraverso cui comunicare con i loro tifosi, ma a volte questo strumento può diventare nocivo e intollerabile. Come ha ammesso tra le righe Francesco Bagnaia in una recente intervista, e come ha fatto capire Fabio Quartararo.

L'uso di questo strumento fa la differenza!


Un conto è condividere un’avventura, un pensiero, con i follower e avere uno scambio corretto. Un conto è ricevere messaggi carichi di frustrazione da persone che realmente non si conoscono, i cosiddetti “haters”. Certo è che i social sono un’arma a doppio taglio e lo stesso Bagnaia, pochi giorni fa, ha ammesso intervistato da Alessandro Cattelan: “Avrei voluto correre in un’epoca in cui i social non esistevano, sarebbe stato tutto più facile”. Questo la dice lunga sul peso che per uno sportivo questi social possono avere. E l’ha dimostrato, invece, Quartararo, che dopo la deludente gara (in primis per lui) disputata in Thailandia, ha disattivato il proprio account Instagram, sul quale normalmente il francese è piuttosto attivo. “El Diablo” infatti spesso condivide contenuti scherzosi, riprende i suoi allenamenti e le avventure che fa con gli amici, tra cui l’inseparabile Tom e il rallysta Dani Sordo. Ma non questa volta. Ecco infatti come appare il suo profilo attualmente:

E' tempo di disintossicazione


In un momento tanto delicato quanto decisivo per il campionato, Quartararo non se l’è sentita di interfacciarsi con il mondo virtuale, in giorni in cui doveva sbollire la rabbia, la delusione, per tornare al massimo della forma mentale in vista del GP d’Australia. La cosa migliore per lui è stato prenderne le distanze, così come di norma fa Bagnaia, che lascia in mano alla sorella Carola i propri profili e preferisce non essere influenzato da quel mondo che, ormai sempre più spesso, sta diventando piuttosto selvaggio. Per noi, persone comuni. Figuriamoci per loro.

MotoGP, il trend dei piloti moderni (a cui si è aggiunto anche Miller)

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