La MotoGP è avvincente, ma il pubblico non la premia: perché?

La MotoGP è avvincente, ma il pubblico non la premia: perché?© Luca Gorini

Talenti su due ruote e titolo in bilico dovrebbero tenere gli appassionati incollati alla TV o presenti in tribuna. Cosa c’è che non va nel motomondiale?

06.10.2022 13:05

La prossima gara sarà in terra australiana. La classifica piloti vede i due contentendi per il titolo, Pecco e Fabio, a soli 2 punti distacco. Un Marquez ritrovato dopo l'infortunio. Una Aprilia che finalmente si contende anche lei il titolo. Ma seppur con questa situazione che tiene con il fiato sospeso, il motomondiale non riesce a fare i numeri, in termini di spettatori e seguiti, come quelli del campionato concorrente, la Formula 1.

Per fare un esempio il GP del Mugello di quest'anno ha ospitato nel weekend di gara, appena 74.078 spettatori paganti, rispetto ai 140.000 di 3 anni fa. Non solo l'Italia ne risente. Anche il GP di Catalunya ha visto 114.000 spettatori rispetto ai 160.000 del 2019.

Le probabili motivazioni

Con delle riforme in atto. Un calendario che si amplia e il format che si modifica, la Dorna e la FIM stanno cercando di rendere ancora più attraente il campionato del mondo su due ruote. Le gare in Europa hanno visto un pubblico altalenante e in Italia, come detto in precedenza, non c’è stato quel seguito visto negli anni passati.

Alcune delle cause magari sono l’invecchiamento degli appassionati che seguono la MotoGP, essendo solo i più “veterani” a guardare questo sport. I più giovani, sempre più distratti anche da altro, vedono probabilmente l’estrema tecnica della F1 più affascinante, seppur non capendo che le moto sono altrettanto affascinanti nella loro relativa semplicità. Poi c’è probabilmente, la più fattibile accessibilità a “tenere” un volante tra le mani, seppur di utilitarie o quant’altro, più che un manubrio, e quindi di immedesimarsi nei piloti. 

Però c’è la causa che è una delle più attendibili. Nel periodo passato in griglia c’erano piloti che alle loro spalle portavano molti tifosi in pista e dopo la loro conseguente discesa e ritiro dalle scene si è visto che la gente la domenica preferiva vedere e fare altro invece della MotoGP. Si parla dell’era dei "magnifici quattro" – Rossi, Stoner, Lorenzo, Pedrosa – e dei successivi talenti come Dovizioso e Marquez. Questi erano piloti che hanno attirato pubblico grazie al loro carisma e al loro talento in pista. Ora il talento non è che manchi, ma quello che manca è la tifoseria o quel “qualcosa in più” che fa dire hai bambini “voglio andarlo a vedere dal vivo.”

Come si può rimediare?

Il circus del motomondiale sta affrontando il problema, seguendo un po' la linea che la Formula 1 ha attuato da tempo. Cioè cambiando il format del weekend, inserendo più gare con la Sprint. Con questa modifica si cerca di rendere ancora piu attraente il fine settimana di corse. Poi portando il paddock in più parti del mondo, con un nuovo calendario, espandendo così il bacino di utenza. Sicuramente per il fattore tifosi servirà tempo per cui il pubblico veda nei nuovissimi piloti il loro beniamino da seguire fino in capo al mondo, ma è successo in passato e - si spera - succederà anche ora.

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