MotoGP Thailandia, Petrucci: "Impossibile dire no a Suzuki, ci siamo accordati in un attimo"

Non è il giro del mondo in 90 giorni, ma ci si avvicina. Il giramondo Danilo Petrucci è sbarcato a Buriram, dove è pronto a rigettarsi nella mischia chiamata MotoGP. Lo farà dopo aver concluso la sua esperienza negli USA, e dopo aver compiuto un viaggio leggermente lungo. “Sono dovuto andare a comprare una valigia al centro commerciale – racconta Danilo - dato che non l’avevo, ma per riempirla ci ho messo davvero poco tempo. Lunedì mattina ho lasciato l’albergo alle 6: in 16 ore sono arrivato a Seul, poi ho raggiunto Bangkok, e mercoledì pomeriggio sono arrivato a Buriram”.

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Come ti senti?
 
“Sono molto emozionato, anche perché questa occasione la considero un grande regalo di Suzuki e di Livio (Suppo ndr). Ne aveamo parlato già per Misano ma non era possibile, dato che dovevo terminare la stagione negli Usa, mentre questa volta tutto è andato per il meglio: ci abbiamo messo poco ad accordarci: ero dall’altra parte del mondo, e ora sono qui. Me la voglio godere, visto che non me lo sarei aspettato di correre nuovamente in MotoGP”.
 
Cosa ti attendi dalla Suzuki?
 
“Certamente ci sono tante cose da scoprire, anche perché non guido una MotoGP da un anno, e nel frattempo ho guidato moto per nulla simili. Ad ogni modo non potevo dire di no ad una moto che ha vinto il mondiale nel 2020: dovrò lavorare sulla posizione in sella e tanto alto, ma sono molto carico”.
 
Qual è la tua più grande curiosità prima del weekend?
 
“In primis voglio scoprire la moto, che da fuori è molto ambita. Anche lavorare con il team mi incuriosisce, anche perché con diversi membri ho già un bellissimo rapporto fuori dalla pista”.

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