Lo spagnolo ha fatto segnare il miglior tempo in una complicata seconda sessione di libere, segnata da pioggia e incidenti. 15esimo Bagnaia
Dopo l’unica sessione di libere del venerdì, i piloti della MotoGP sono tornati in pista a Motegi per affrontare la FP2 del sabato nel tentativo di strappare l’accesso diretto alla Q2. Vista la forte pioggia (ampiamente prevista) che si è abbattuta sul Giappone, è stato impossibile per i piloti migliorare i riferimenti fatti segnare nella prima sessione, ma le impervie condizioni meteo hanno comunque permesso alle squadre di lavorare sul set-up delle moto in vista di una gara che si preannuncia probabilmente bagnata.
MotoGP Giappone: ecco gli orari tv
A dominare il secondo turno di libere è stato Marc Marquez, molto più a suo agio in condizioni di bagnato che sull'asciutto: 1:55.232 il tempo fatto segnare dall’otto volte campione del mondo, che adesso spera nella pioggia per puntare a una vittoria che risolleverebbe una stagione complicatissima, per lui e la Honda. Jorge Martin lo insegue a poco più di un decimo, solo 11 millesimi più veloce dell’altra Ducati di Jack Miller.
Bene Miguel Oliveira, autore del quarto tempo nel turno del sabato e sempre veloce in condizioni umide, discorso che vale anche per Johann Zarco, quinto.
Franco Morbidelli, sesto, è il primo pilota Yamaha in classifica, appena davanti a Enea Bastianini, Alex Marquez e Luca Marini. Solo decimo Fabio Quartararo, 16 millesimi più veloce di un contendente al titolo, ovvero Aleix Espargaro.
Bisogna scendere fino al 15esimo tempo per trovare Francesco Bagnaia, a 1.5 secondi di distacco da Marquez.
Tante le cadute fatte registrare in questa FP2, su tutte quella di Pol Espargaro (senza apparenti conseguenze fisiche per lo spagnolo) che ha costretto i Commissari a esporre la bandiera rossa.
In virtù dei risultati odierni che, come scritto, non vanno a migliorare i risultati della FP1, a entrare direttamente in Q2 saranno: Miller, Bagnaia, Quartararo, A. Espargaro, Marini, Marc Marquez, Pol Espargaro, Brad Binder, Oliveira e Maverick Vinales.
Link copiato