Marquez carico: "Cerco il limite, in MotoGP se guidi tranquillo sei ultimo"

Marquez carico: "Cerco il limite, in MotoGP se guidi tranquillo sei ultimo"© Luca Gorini

Marc spiega: "So che arriverà la prima caduta, è normale. Sorpreso da me stesso, per la gara confido nell'adrenalina"

16.09.2022 ( Aggiornata il 16.09.2022 18:18 )

Sorride Marc Marquez al termine del suo venerdì di Aragon, e ne ha ben donde. Quattro mesi dopo l’ultima volta infatti lo spagnolo è tornato a vivere da protagonista un weekend di gara, ed i tre caschi rossi accesi nel suo giro veloce – concluso con l’ottavo tempo – ne sono una importante prova. “Sono molto contento – le prime parole di Marc - in primis per la progressione compiuta. In mattinata ho fatto davvero fatica a trovare la giusta posizione in sella, mentre nel pomeriggio ho migliorato sia il passo che la posizione in sella. Ho ancora delle cose su cui lavorare a livello tecnico, ma sono molto soddisfatto di me stesso”.
 
Sul finale della FP2 hai rischiato di finire a terra. Che momento è stato?
 
“Nei test di Misano ho potuto girare come volevo, ma come previsto in un weekend è molto diverso. Magari giri con lo stesso passo ma la tensione è diversa, e quando metti le gomme nuove cambia tanto. All’ultima curva ho afferrato la moto in modo diverso, dato che stavo perdendo il posteriore, così ho sentito un piccolo fastidio alla spalla. È normale, del resto la muscolatura non è ancora forte abbastanza per assorbire tutti i movimenti, ma in generale mi sento bene”.
 
Hai avvertito dei miglioramenti della moto rispetto al Mugello?
 
“No. Ho deciso di iniziare il fine settimana con la stessa moto usata ad Austin: Nakagami sta usando cose diverse, ma io ho preferito iniziare con qualcosa che conosco. Nel pomeriggio ho provato il forcellone nuovo, ma non ho avuto risposte chiare. Devo ancora capire quale forcellone mi permette di avere il passo migliore”.
 
Sei arrivato con l’idea di guidare tranquillo. L’idea è la stessa o hai aspettative diverse?
 
“Non so, perché non so come reagirà il corpo domani o domenica. Nella MotoGP attuale se guidi tranquillo sei ultimo, quindi devo cercare il limite: prima o dopo arriverà la prima caduta, ma è normale. E’ parte del lavoro, ed anche se devo continuare a lavorare sui muscoli il resto è perfetto”.

Marquez: “So che in gara dovrò soffrire”

A Misano hai detto di poter fare 10 giri in fila. Ora pensando alla gara qual è la tua previsione?
 
“Non so. Non ho mai fatto uscite lunghe e non ne farò domani. Spero che in gara l’adrenalina mi permetta di arrivare in fondo: so che soffrirò, ma quando succederà alzerò il mio ritmo di un paio di decimi. La cosa buona in tutto questo è che ho già fatto gare del genere prima di fermarmi, ad esempio a Le Mans e al Mugello, quindi so come si fa. Ora devo fare lo stesso, ma al contempo spero di poter vedere una progressione nelle ultime gare, guidando al 100% dall’inizio alla fine”.
 
Pensi sempre di avere solo l’1% di possibilità di andare a podio?
 
“La percentuale è la stessa, dato che ci sono tanti piloti veloci e non è l’obiettivo. Se finirò la corsa nel modo giusto e poco lontano dai piani alti sarò contento, ma sarà il corpo a stabilire cosa potrà fare. Stando ai passi di oggi potrei gravitare intorno all’ottavo o nona posizione, ma la gara è un’altra cosa. Sono la prima Honda? E’ una motivazione ma non l’obiettivo”.
 
Nessuno dei tuoi rivali è rimasto sorpreso da te. Che ne pensi?
 
“Personalmente mi sono sorpreso di me stesso sia a Misano che qui, ad esempio per la progressione tra mattina e pomeriggio. Ora devo solo lavorare in ottica prossimo inverno, consapevole che le prossime due piste saranno più dure per me”.

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