Test Misano, Aegerter: “Com'è la MotoGP? Devo ancora realizzare”

Test Misano, Aegerter: “Com'è la MotoGP? Devo ancora realizzare”© Luca Gorini

Dominique ha provato la Suzuki del team Ecstar: "Non ho mai cavalcato una tigre, ma direi che possa somigliarle. Ho la chance di correre ad Aragòn, ma auguro a Joan Mir di tornare"

06.09.2022 ( Aggiornata il 06.09.2022 15:52 )

Grande occasione per Dominique Aegerter, colta al volo dal pilota svizzero. Il neo campione della MotoE ha provato per la prima volta cosa significhi guidare una MotoGP. Per lui, la mattinata spesa nei test di Misano si è rivelata utile per farsi una idea della GSX-RR. Il numero 77 si è tolto il casco e quasi non ci credeva.

Aegerter in MotoGP: "Ricevuto l'ok, ho detto wow!"


Biondissimo e sorridente come solo in una pubblicità dei dentifrici. Dominique è al settimo cielo, comprensibilmente: "Saltare in sella a una MotoGP è il sogno che si realizza - svela - anche perché guarda come è bella la Suzuki: fantastica, sexy, con il mio numero 77 sopra di lei.. voglio davvero ringraziare il team Ecstar per l'opportunità, ognuno di loro è stato carino come me, spiegandomi diverse cose prima di mettermi alla guida".

A precedere le prove, lo svizzero ha avuto il via libera dai colori oggi da lui difesi: "Ten Kate e Yamaha sono stati disponibili, sicché ringrazio pure loro. Tra domenica notte e lunedi pomeriggio ho ricevuto l'ok, perciò ho avuto una reazione molto semplice. Wow!

Domi sulla Suzuki: "Aragòn è una opzione, ma auguro a Mir di tornare"


Differente dalla MotoE, diversa dalla Supersport, unica. Esatto, unica. Così è la MotoGP: "Tra le tanti voci disponibili - ancora Dominique - mi hanno impressionato alcune caratteristiche, in particolare. Le gomme Michelin offrono un grip pazzesco, il cambio seamless è bestiale, le marce e la potenza vengono snocciolate senza possibilità di respiro".

E' vero, i cavalli arrivano. E si sentono: "Si toccano velocità incredibili in poco tempo e in uno spazio di metri assolutamente risicato. Poi, bisogna frenare. Credo di essermi trovato bene in staccata. Casomai, ho notato come io debba migliorare nella fase in cui far scivolare il posteriore. Avrei bisogno di provare ancora, comunque il team mi ha aiutato parecchio".

Alla fine, i cronologici da lui siglati nel turno mattutino non sono nemmeno male: "Circa 2 secondi e tre decimi dai ragazzi più veloci, con due gomme nuove e 33 giri completati. Penso di essere andato bene. Sarebbe bello riprovarci, vedremo: mi hanno chiesto se, in caso di assenza da parte di Mir, correrei al suo posto. Innanzitutto auguro a Joan di tornare presto. Per quanto riguarda me, avrò weekend intensi e in sequenza; da Misano andrò a Magny-Cours per la Supersport. Poi, dovrei recarmi al Motorland per una eventuale partecipazione alla MotoGP. E, dopo Aragòn, ancora Barcellona Supersport. Insomma, vedremo".

Aegerter, in fin dei conti, questa MotoGP come è?


Ecco di nuovo Aegerter, in chiosa sulla Suzuki: "Mi chiedi se possa somigliare a una tigre? Fortunatamente, non ne ho mai montata una, però... sì, magari potrebbe. E' difficile spiegarlo, mi sono divertito tantissimo, tra potenza e grip in esuberanza".

E le pieghe? Domi ne ha fatte di notevoli: "E pensa: non ero nemmeno al limite mio e della moto! Curva da paura, che posso dirti? Ci devo ancora capire tutto, la cosa di cui sono certo è questa: devo ancora realizzare cosa sia una MotoGP, perché è difficile farlo".

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