MotoGP, Marc Marquez: “Il rientro? Quando potrò correre tutte le gare”

MotoGP, Marc Marquez: “Il rientro? Quando potrò correre tutte le gare”© Luca Gorini

Lo spagnolo è finalmente pronto per tornare in pista e ha parlato approfonditamente della sua situazione fisica, ma anche del futuro compagno di squadra, Joan Mir

03.09.2022 ( Aggiornata il 03.09.2022 20:16 )

L'attesa sta per finire, dopo la quarta operazione ed il periodo riabilitativo, Marc Marquez ha ricevuto "l'ok" dei medici per tornare in pista. Lo farà in occasione dei test di Misano, che si svolgeranno dopo la gara, il 6 e 7 settembre. Il processo di recupero, questa volta, sembra essere andato meglio del previsto e lo stesso campione spagnolo ha approfondito la questione, tenendo comunque i piedi per terra: "È vero che stiamo andando bene, la riabilitazione sta andando nel verso giusto ma due settimane fa ancora non stavo spingendo molto, lavoravo con gli elastici. Una settimana e mezzo fa ho incrementato un bel po' in palestra ma la muscolatura ha bisogno del proprio tempo".  

Lo spagnolo ha poi continuato parlando delle difficoltà quotidiane legate al braccio: "Io ho guidato e vissuto per un anno e mezzo con un braccio ruotato, ed ora devo riadattarlo ai movimenti, non solo nella guida ma anche nella vita. Tutte le cose vanno bene ma c’è bisogno di tempo, d'ora in poi probabilmente entreremo nell’ultimo step, l’importante è che io ora sono ad un livello accettabile per guidare una moto, ma non è ancora il modo in cui voglio. È ancora lunga".

Marquez è pronto per l'atteso rientro: "Tornerò, è solo questione di tempo"


A Marc Marquez manca la MotoGP, e alla MotoGP manca Marc Marquez, il pilota più forte degli ultimi anni, capace di alzare l'asticella come pochi hanno fatto nella storia. Il suo ritorno in pista è pertanto attesissimo e potrebbe segnare la fine di un calvario sportivo e di vita: "Tornerò. Ovviamente, ora sono qui e la mia intenzione è testare mercoledì. I dottori mi hanno detto che è al 100% sicuro. E’ solo questione di tempo, in primis devo far ricrescere i muscoli in palestra. Ora posso assumere determinate posizioni, ma non per molto tempo, perchè i muscoli non sono allenati abbastanza". 

Lo spagnolo ha spiegato l'importanza della guida relativamente al recupero fisico: "Mi serve guidare, ho già provato in pista ma solo con la MotoGP capirò a che punto sono". Dopo il test di Misano partirà inevitabilmente il conto alla rovescia per il ritorno in gara: "Quando tornerò sarà perché vorrò correre tutte le gare, non voglio farne una sola per poi stare a casa quella dopo. La volontà è di correrle tutte, ma non sono sicuro. E’ vero che sto spingendo per essere qui in questi test perché è importante, per me e per Honda, ma soprattutto per me, è meglio provare la moto in un test che nel weekend di gara. Sto cercando di capire se sarà possibile o meno correre ad Aragon. Se sarà possibile, guiderò. Siamo in una situazione “day by day”.

Marquez: "Se senti il dolore il carattere cambia"


La situazione di Marc Marquez ricorda per certi versi quella di Mick Doohan, che in seguito ai ripetuti problemi alla gamba dovette adeguarsi sia nello stile di guida che in quello di vita: "Parlo molto con Mick, e ci parlerò ancora. Mi ha spiegato tutta la situazione con la gamba, che poi è quello che ho fatto anche io per un anno e mezzo. Mi sono adattato e ho vinto delle gare. Non devo pensare al modo in cui corro, devo pensare alla mia vita, il dolore è quotidiano. Il dolore non ti abbandona, e se senti il dolore, il carattere cambia".

Dall'arrivo di Joan Mir all'addio di Emilio Alzamora


In questi giorni è arrivato l'annuncio ufficiale sul suo futuro compagno di squadra. Sarà Joan Mir, campione del mondo nel 2020, sicuramente uno tra i piloti più interessanti dell'intera top class: "Per me è uno dei migliori piloti sul mercato. La sua abilità di adattarsi su diverse moto è notevole; è veloce ed è uno dei migliori piloti della MotoGP. Avremo un team molto forte, possiamo essere lì ma dobbiamo lavorare assieme per ottenere l’obiettivo. In Honda dovremo cominciare il 2023 con una nuova mentalità, un nuovo progetto, una nuova moto. Bisogna ritrovare la motivazione".

Infine un'ultima doverosa battuta sulla separazione con Emilio Alzamora, lo storico manager che l'ha accompagnato per 18 anni: "Emilio sarà sempre parte del mio cuore; mi segue da quando sono giovane ed è sempre stato vicino a me dando il suo meglio. 18 anni sono tantissimi. A volte nelle relazioni è importante anche capire quando fermarsi. Gli ultimi 2-3 anni sono stati difficili, ma abbiamo concordato che fosse il momento giusto, l’importante è stato concludere correttamente".

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