La vita di Gresini racchiusa in un libro: “Fausto era speciale”

"Fausto Gresini storia di un sognatore", nato da un'idea del figlio Lorenzo, racconta i successi in pista e fuori dell'imolese

01.09.2022 16:15

Fausto Gresini è stato tante cose: pilota, manager e padre ad esempio, ma più di tutto un sognatore. Una caratteristica che gli ha permesso di raggiungere in primis la vetta del motociclismo mondiale, e che non poteva non essere parte del titolo del libro a lui dedicato, nato da un’idea di Lorenzo Gresini - uno dei quattro figli di Fausto - e Marco Masetti. Fausto Gresini storia di un sognatore” infatti è presente nelle librerie da circa un paio di mesi, ma l’occasione giusta per presentarlo non poteva che essere Misano, dove Fausto ha scritto pagine di storia personale e non.

“Non è stato facile prendere il comando della struttura quando Fausto è morto - le prime parole della moglie Nadia - ma la voglia di dare seguito ai suoi progetti era maggiore. Aveva una borsa con tanti appunti, legati ai suoi progetti presenti e futuri, che ho cercato di portare avanti insieme a tutta la famiglia Gresini Racing. Portare in MotoGP Fabio (Di Giannantonio ndr) e ricevere da Ducati Enea (Bastianini ndr) è stato un segno. Che voto mi do da Team Principal? Non saprei, io lo sto facendo per amore”.

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L’emozione è tangibile nelle parole di Nadia, ma anche in quelle di Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio, legati indissolubilmente all’uomo che gli ha regalato il sogno di sbarcare nel mondiale.
 
“Ho conosciuto Fausto a 5 anni - il ricordo di Enea - dato che correvo con il figlio di Fabrizio Cecchini (Francesco ndr): Fausto mi vide correre una gara, e subito dopo disse ai miei genitori che sarei arrivato lontano. Qualche anno dopo mi ha portato al mondiale. Avere un capo con la sua conoscenza è stato importante, come le tanti riunioni fatte giorno dopo giorno. Non ha mai avuto peli sulla lingua, il che era un grande pregio”.
 
“Nel 2015 facevo la Rookies Cup - racconta Diggia - e Fausto vide una corsa in cui feci podio, così parlò con mio padre. Il primo sogno fu la wild card dello stesso anno a Valencia, seguita dalla promozione nel team l’anno successivo. Il nostro rapporto ha vissuto anche un momento difficile, ma l’amicizia e la stima sono tornate naturalmente, insieme ad un risata. Ho sempre apprezzato le persone che dicono quello che pensano, e lui era una di quelle”.
 
Presente all’incontro anche Carmelo Ezpeleta, che non ha nascosto come Gresini fosse importante anche per la grande macchina organizzativa che ogni anno permette a moto e piloti di scendere in pista.
 
“Parlavo almeno una volta a Gran Premio con Fausto, dato che aveva molte idee che spesso diventavano poi realtà, in primis legata al suo team. Dopo il GP del Qatar del 2020 ricordo che mi confrontai tanto con lui sul da farsi, e fu altrettanto importante - chiusura di Ezpeleta - nell’arrivo delle CRT”.

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