La lettura delle frenate sulla pista inglese arriva da Brembo, che lavora con tutti i piloti della top class e che diffonde i numeri più curiosi
Il circuito di Silverstone ospita il Gran Premio di Gran Bretagna questo fine settimana (ecco gli orari tv) e si tratta, secondo gli ingegneri Brembo, di uno dei tracciati mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritata un indice di difficoltà di 3. Il meteo sarà variabile come da tradizione, ma se anche dovesse piovere i piloti dovrebbero impiegare i dischi in carbonio, decisamente più performanti e costanti dalla partenza all’arrivo, rispetto a quelli in acciaio utilizzati fino a qualche anno fa
Sulla pista ingese i piloti MotoGP utilizzano i freni 10 volte al giro per un totale di 38 secondi, inferiore soltanto ai 40 secondi del circuito di Losail. Eppure le due piste sono molto diverse tra loro, così come le condizioni climatiche. In 5 delle curve della pista britannica i piloti devono frenare fino a scendere sotto i 100 km/h per evitare escursioni fuori dall’asfalto.
Pur non essendo la più dura, la curva 16 si distingue perché qui le moto perdono 205 km/h grazie ad una frenata di 5,7 secondi. Gli 1,5 g di decelerazione sono sperimentati dai piloti anche alle curve 1 e 11. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8 quintali e mezzo.
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Delle dieci frenate a Silverstone, solo due di queste sono considerate altamente impegnative per gli impianti frenanti, cinque sono di media difficoltà e le restanti tre sono scarsamente impegnative. Complice la maggiore velocità massima, la Stowe (curva 7) è la più impegnativa: le MotoGP passano da 330 km/h a 120 km/h in 5,4 secondi in cui percorrono 292 metri, grazie ad un carico sulla leva di 6,4 kg e a una decelerazione di 1,5 g. La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T arriva a 13,6 bar.
Affrontare nel modo corretto la curva 7 del Silverstone Circuit nel videogioco MotoGP non è così facile, almeno le prime volte, ma può diventarlo. Superato il ponte, ci si porta sul lato sinistro della pista e si inizia a frenare quando la vernice del muretto di sinistra passa da rossa a bianca. Una volta sotto i 200 km/h si scende in piega, continuando a frenare e scalando fino alla seconda marcia. Non bisogna avere fretta, riaprendo l’acceleratore troppo presto.
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