MotoGP, Marini: “Le prime gare sono state difficili. La stagione? Mi do 7"

Il miglioramento che Luca Marini ha avuto in queste prime undici gare del campionato è evidente, sotto gli occhi di tutto e se all’inizio ha faticato a stare nella zona punti, ultimamente è stato abbonato alla top 6. Un progresso costante e se si deve dare un voto il pesarese dice: “In questa prima parte di stagione mi do un 7, perché all’inizio abbiamo un po’ faticato e non è stato semplice, ma poi c’è stata una buona crescita che ci ha portato ad avere una buona velocità e buoni risultati”.

La forza sta nella squadra che lo circonda

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Punto forte di quest’anno è anche l’ambiente che lo circonda: “È bello avere un buon team, con cui passo molto tempo e mi diverto sempre. Anche nelle gare extra Europa quando si sta tutto il tempo insieme”. L’equilibrio è ottimo ed è alla base del lavoro svolto che l’ha portato a migliorare. Ora manca da fare quel passo in avanti che lo porti a chiudere nelle prime tre posizioni: “Per lottare per il podio ho bisogno di mettere tutto insieme: fare delle buone qualifiche, partire dalle prime due file, fare una buona partenza e tenere il mio passo per tutta la gara”.

"La MotoGP è cambiata molto rispetto al passato"

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La sua Desmosedici GP22 del Mooney VR46 Racing è la sua fidata compagna con cui non ha più segreti: “Mi sento bene con la moto. Ogni volta che vado in pista sono incredibili le sensazioni che ho, mi sento comodo e questo mi dà la motivazione per impegnarmi tutti i giorni al massimo ed essere una persona e un pilota migliore in futuro. Ho la velocità in ogni situazione”. A questo punto resta solo un rammarico: “Non so se è stata colpa mia, ma le prime gare sono state proprio difficili”. Il passato, però, non si può cambiare.
Gli avversari sono tanti e tosi e non è possibile sottovalutare nessuno: "In molti potrebbero vincere nelle prossime gare, ma anche fare podi. Sarà molto difficile lottare ma voglio esserci anche io in ogni gara e provare ad avere la mia miglior prestazione ogni weekend”. Finora il suo miglior risultato è il quinto posto firmato in Germania, un risultato di cui andare fieri ma che certamente non gli basta.

Marini sta affrontando il suo secondo anno nella categoria regina e ha potuto toccare con mano il grande cambiamento di cui questa è stata protagonista: “La MotoGP è cambiata molto rispetto al passato, ma anche solo agli ultimi tre o quattro anni. Ora tutti i piloti hanno una moto piuttosto buona e questo fa sì che anche chi è in una squadra privata possa ottenere buoni risultati. Il livello è sempre più alto”. 

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