MotoGP, Keith Huewen: "L'incidente di Bagnaia? È stato un idiota"

MotoGP, Keith Huewen: "L'incidente di Bagnaia? È stato un idiota"© Luca Gorini

L'ex pilota e commentatore britannico ha condannato duramente il sinistro in stato di ebbrezza causato dal ducatista a Ibiza

12.07.2022 ( Aggiornata il 12.07.2022 14:28 )

La lunga pausa estiva che sta caratterizzando la stagione della MotoGP è stata scossa dalle vicende legate a Francesco Bagnaia, protagonista di un incidente stradale durante le sue vacanze a Ibiza.

Un sinistro che ha fatto discutere non tanto per le conseguenze, praticamente nulle, quanto per le modalità in cui è avvenuto, vista la positività del piemontese alla prova dell’etilometro.

Le scuse di Bagnaia


Lo stesso ducatista ha confermato l’accaduto attraverso un post social, in cui si è scusato per quanto accaduto: “Il controllo del tasso alcolemico effettuato dalla polizia ha rilevato che avevo bevuto più di quanto è consentito dalla legge spagnola - le parole del #63 - mi dispiace molto: io sono praticamente astemio ed è stata una grave leggerezza, che non doveva succedere. Mi scuso con tutti e vi posso assicurare che ho imparato la lezione”.

Un episodio che ha fatto discutere, dividendo l’opinione pubblica tra chi ha condannato la condotta di Bagnaia e chi ha provato in parte a giustificare l'italiano. Su tutte, a scatenare le polemiche è la posizione dell’ex pilota britannico Keith Huewen, che vanta nel curriculum un’esperienza come commentatore per l’emittente BT Sport.

La condanna di Huewen


“Mi viene in mente solo una parola: idiota! E si sentirà un idiota” la condanna di Huewen dalle colonne di Crash.net. “Posso provare a fare paragoni con i tempi che furono, come faccio spesso, ma ora viviamo in un mondo diverso e lui non avrebbe mai dovuto mettersi in quella posizione”.

“Mi vergogno a dirlo, ma sia io che i miei amici siamo stati sorpresi a bere e guidare, ma non siamo stati perseguiti perché quello era l'atteggiamento dell’epoca. Ricevevi uno schiaffetto, ti veniva detto di lasciare la macchina dov'era e di ‘tornare a casa a piedi, figliolo’. Accadeva anche in pista: tanti piloti bevevano il venerdì sera, poi il sabato e la domenica prendevano parte a Qualifiche e Gara”.

"Viviamo in un mondo completamente diverso e siamo più consapevoli degli effetti che queste cose possono avere. Guidare in stato di ebbrezza non va bene – prosegue il britannico – e credo sia giusto avere un atteggiamento draconiano su questa materia, perché provoca tanto dolore a molte persone in maniera inutile”.

“Ok, è finito con due ruote in un fosso, niente è andato distrutto. Nessuno si è fatto male. Ma quanto facilmente tutto questo poteva tramutarsi in una famiglia distrutta? Ecco perché sono a favore di una politica ‘zero drink’ come quella attuata in Repubblica Ceca. Ma quanto accaduto dovrebbe influenzare la sua vita sportiva? No, non a mio avvisoCi saranno molte persone in disaccordo con me su questo, ma non credo che una decisione in tal senso gioverebbe a qualcuno" la conclusione dell'ex centauro.

Affermazioni che, a ogni modo, faranno molto discutere.

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