MotoGP, Álex Márquez: “Honda ha dormito un po’, tutti stiamo soffrendo”

MotoGP, Álex Márquez: “Honda ha dormito un po’, tutti stiamo soffrendo”© Luca Gorini

Le difficoltà della Casa alata, la condizione di suo fratello Marc, l'impazienza di provare la Ducati: il pilota del team LCR si racconta

06.07.2022 ( Aggiornata il 06.07.2022 12:44 )

Alla vigilia della pausa estiva, durante il Gran Premio di Assen, si è ufficialmente delineato il futuro di Álex Márquez che ha firmato con il team Gresini per il 2023. Lo spagnolo porrà così fine a un triennio passato con Honda e con cui è stato ben lontano da ottenere i risultati sperati. Nel suo anno di debutto, il 2020, il fratello minore di Marc ha calcato per due volte il secondo gradino del podio, salvo poi avere diverse difficoltà con la RC213V.

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Le difficoltà che sta vivendo con Honda


In questa che sarà la sua ultima stagione con il team LCR ha finora ottenuto un settimo posto come suo miglior risultato, Marquez è decisamente autocritico e ospite del programma El Larguero ha ammesso: “La stagione non sta andando bene. Mi do un 5 o un 4,8. Tutti i piloti Honda sono in evidente difficoltà con questa nuova moto di cui ha detto: “Honda ha fatto una grande scommessa. Nella pre-stagione tutto andava abbastanza bene, ma in Qatar sono iniziati i problemi”. E da lì in poi è stato un crescendo come ammette: “Quando hanno portato nuovi pezzi e nuove idee non hanno funzionato. Per questo non ci sono stati progressi. Honda ha dormito un po’, tutti stiamo soffrendo”.

Le condizioni del fratello Marc


In tutto ciò il fratello Marc Marquez, l’unico che riusciva a ottenere qualcosa in più dal pacchetto, sta guardando le gare da casa dopo essersi sottoposto alla quarta operazione al braccio destro: “La cicatrice che gli è rimasta è impressionante, ne ha anche una dietro. Lui è ottimista, positivo e questa è la cosa più importante. Si vede che vuole tornare, ma è prudente. Sono i medici a comandare". Lavorare insieme in Honda non è stato per niente facile e Alex ammette: “È qualcosa che a volte capisco. Se fosse andato tutto bene e tutto fosse perfetto sarebbe un'altra storia... Ma questo mi fa male piuttosto che aiutarmi”.

Cosa l'ha spinto ad accettare la nuova sfida con la squadra faentina


Da novembre il due volte campione del mondo volterà pagina e salirà alla guida della Ducati Desmosedici GP del team Gresini: “Quando la proverò potrò farmi un'idea dei suoi punti di forza e di debolezza. È stata la moto più completa e avanzata per tre anni. Hanno lavorato molto ed è un'opportunità. È un test, ma la squadra mi ha conquistato. Hanno molta esperienza, storia... ed è qualcosa che mi ha aiutato a fare questo passo”. Necessario per la sua carriera.

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